M.A.K.U. Soundsystem MEZCLA
[Uscita: 27/05/2016]
Colombia #consigliatodadistorsioni
«L'esperienza degli immigrati è complessa. Anche le ragioni e le condizioni per la migrazione variano notevolmente (mezzi di trasporto, l'accesso alle risorse e il linguaggio, la paura della violenza, la salute, ecc), una cosa che certamente si può dire è che si tratta di un'esperienza che cambia la vita, l'identità. Come un gruppo di curiosi e creativi, la nostra esperienza degli immigrati si manifesta attraverso l'esplorazione giocosa delle nostre radici musicali e del patrimonio culturale, commentando giorno per giorno la nostra realtà, inevitabilmente riflettiamo sui nostri tempi».
Abbiamo voluto riportare questo passo con il quale la band commenta questo suo quarto lavoro, il primo per la Glitterbeat Records, perché ci sembra aiuti a ben comprendere in quale contesto culturale, esistenziale e politico nasca la proposta dei M.A.K.U. Soundsystem, un collettivo formato da colombiani emigrati a New York. Anche il titolo, “Mezcla” che potremmo tradurre con mescola, miscela, mix, ci indirizza verso un disco che fa della contaminazione musicale e del travalicare generi e barriere, così come le rigide frontiere degli Stati, il proprio credo culturale.
Musica meticcia che esplode in un ritmo che fonde allegria e rabbia, una musica che sprizza forza e vitalità, esuberante, graffiante, coinvolgente, che ha l'immediatezza sovversiva e anarchica di un groove travolgente che anche sui solchi riesce a cogliere l'energia dei live. Quella dei colombiani è una musica che ha alla base i ritmi afrobeat declinati in salsa sudamericana, come accade nei brasiliani Abayomy Afrobeat Orquestra o Bixiga 70, ma contaminati da reggae. Come attitudine e capacità di mescolare grinta politica rabbiosa e vitalità danzereccia vengono in mente band come i Massilia Sound System, funky e hip hop respirati nelle vie di New York. Ma c'è anche prepotente e trascinante la forza bandistica dei fiati di ispirazione jazz e la cumbia psichedelica, evidente soprattutto nelle tastiere, nei synth e nella chitarra elettrica. L'accavallarsi delle varie voci, sia maschili che femminili, e delle lingue, quella spagnola preponderante e l'inglese, il botta e risposta fra solista e coro rendono il disco vario e sfaccettato, mentre i testi alternano canzoni dedicate all'esperienza quotidiana diretta di una comunità di immigrati nella società americana di oggi ad altre che affrontano temi di attualità politica e sociale: Agua affronta il tema della privatizzazione dei beni essenziali e delle sementi da parte delle multinazionali e De Barrio, un valzer venato di malinconia, ci racconta il viaggio pericoloso dei migranti verso la frontiera statunitense.
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