The Maccabees GIVEN TO THE WILD
[Uscita: 6/01/2012]
In tutta onestà almeno di primo acchito l’idea di un nuovo album dei Maccabees non solleticava la mia immaginazione, soprattutto per l’appartenenza ‘ufficiale’ ad una produzione indie rock – kids britannica scontata, virata post-punk/riff immediati/ritmi incalzanti, ma anche perché quanto da loro proposto sino all'altro ieri non vantava contenuti ed idee musicali tali da legittimare diligenti analisi. Quei Maccabees non esistono più. Lì dove una volta spiccava un mood “indie” vivace ma logoro, ora brillano venature raffinate e composizioni notevoli. L’evoluzione artistica è compiuta, l’essenza “catchy” è svanita, “Given to the Wild” è un disco di pregi singolari. Creatività ed ispirazione al servizio di un’architettura musicale diretta, particolare ed inconfondibile. Suoni, intrecci e sfumature tra scenari rarefatti, orchestrazioni di qualità, richiami sintetici e una piacevolezza all’ascolto da brividi. Tocca all’affascinante Child tracciare le linee guida dell’album: pacatezza e tranquillità iniziale, timbro incisivo di Orlando Weeks e un coinvolgente groove finale. La sontuosa Feel to Follow prosegue lo sfolgorante inizio. Piglio ipnotico, ritmiche veloci e una struggente conclusione in crescendo.
Sapori di ballata, splendida e assoluta contornano la successiva Ayla mentre il dolcissimo arpeggio iniziale di Glimmer accompagna una melodia delicata, sognatrice e rassicurante. Un accurata psichedelia e un sapiente lavoro alle chitarre rifiniscono Forever I’ve Known, fino alla successiva Heave, brano da stadio, ennesimo emozionante finale in crescendo ma con rimandi forse troppo evidenti ai Coldplay. L’energica e ballabile Pelican e lo spirito elettronico di Went Away ci conducono verso il capolavoro dell’album, Unknow, equilibrio perfetto e totale in un pulsare incessante ed incontenibile. Grew up At Midnight chiude 50 minuti di musica e di armonia di un percorso che sembra possedere l’assoluta capacità di trascinare l’ascoltatore tra melodie mirabili e composite. Perla assoluta d’inizio anno, estetica affascinante e cristallina, “Given to the Wild” è definitivamente il disco di riferimento attuale nel pop rock britannico.
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