Rosetta FLIES TO FLAME EP
[Uscita: 14/10/2014]
USA # Consigliato da Distorsioni
Dieci anni da “The Galilean Satellites”, manifesto insuperato di quel metal for astronauts che insieme al successivo “Wake/Lift” (2007) avrebbe caratterizzato il primo periodo musicale dei Rosetta. In seguito, con "A Determinism of Morality" (2010) e "The Anaesthete" (2013), la band di Philadelphia avrebbe in parte modificato il proprio sound, trasformando le monumentali atmosfere ambient-drone in costruzioni sonore dai tratti hardcore. A distanza di dieci anni, “Flies to Flame” recupera le ambientazioni cosmiche dei primi lavori, riproducendo affreschi maestosi di quell’opacità del mondo che è anche metafora della solitudine dell’uomo all’interno di universi privi di anima.
Flies to Flame s’avvia con Soot, brano dalle atmosfere fuligginose che rimandano all’idea di un mondo organico completamente in disfacimento, mentre Seven Years with Nothing to Show accentua ancor di più i tratti glaciali delle atmosfere. La splendida Les Mots et les Choses costituisce un affresco del mondo naturale in cui l’uomo appare debolmente sullo sfondo. La conclusiva Pegasus restituisce i Rosetta più hardcore, in cui la voce di Michael Armine si eleva su immagini di cieli stellati e di nebulose confinate sugli orizzonti degli eventi. L’EP Flies to Flame costituisce una sorta di omaggio alla nutrita schiera dei fan della prima ora e nonostante tutto si presenta come una delle cose più intriganti di questo 2014.
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