Giancarlo Schiaffini & Giorgio Pacorig DOLENTI DELITTI DOLOSI DALLE DILETTE DOLINE
[Uscita: -/02/2018]
Giancarlo Schiaffini non ha bisogno di presentazioni, la sua militanza per lunghi anni con il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, la presenza ai corsi di Darmstadt, le collaborazioni con Giacinto Scelsi e l’esperimento multimediale con la creazione dell’ensemble Nuove Forme Sonore ne fanno una delle figure più carismatiche e autorevoli in fatto di improvvisazione. Senza dimenticare che oltre ad essere esecutore e compositore, pregevole sperimentatore e innovatore tecnico è anche un sopraffino teorico e musicologo. Imprescindibili e pieni di rivelazioni illuminanti sulla musica contemporanea alcuni suoi testi: “E non chiamatelo jazz”; “Immaginare la musica. Per un'estetica fenomenologica della composizione contemporanea” (Auditorium, 2011 e 2017).
Giorgio Pacorig (nella foto giù a sinistra) è un compositore e un virtuoso del pianoforte con una solida formazione classica. Ha collaborato con musicisti di fama mondiale e anche lui si dedica a molti progetti a carattere multimediale (Orchestra e Associazione Phophonix) facendo dell’improvvisazione uno tra i suoi linguaggi più espressivi e pregnanti.
“Dolenti delitti dolosi dalle dilette doline” raccoglie otto magnifici divertissement strumentali in forma di scintillante dialogo trombone e pianoforte. Il disco è una registrazione live tenuta durante la manifestazione "Carso al Corso" di Monfalcone, nel 2017. Il gioco di assonanze e consonanze del titolo richiama anche una immedesimazione ambientale e una ideale rispondenza morfologica tra la conformazione del terreno e la traiettoria sonora. A rispecchiare la vorticosa energia centripeta della dolina carsica, il maestoso reticolo di sedimenti capace di filtrare e di assorbire l’acqua dirottandola in traiettorie profonde e intricate. Il suono-fluido indomito che nasce da estemporanee intuizioni e da guizzi di empatia e fantasia diventa incontenibile, linfa rigenerante. Un’aspersione nella dispersione, metafora emblematica della concezione improvvisativa. Un modo di procedere che traduce lo humor, l’approccio scanzonato e disinvolto ma anche le modalità aperte all’imprevisto che si mettono in campo intraprendendo una sfida lungo percorsi non predefiniti.
Questa se vogliamo è un po’ la chiave di lettura più rimarchevole emersa riguardando a ritroso la storia di Nuova Consonanza, le conclusioni dell’interessante Convegno Internazionale della stessa Associazione, "A partire da un’intesa", del dicembre 2017. La voglia di aprirsi, di curiosare, di arricchirsi attraverso l’esperienza musicale e allo stesso tempo rendere la stessa esperienza conviviale, un modo per conoscersi e per divertirsi. Lo stesso maestro Schiaffini ha sintetizzato magnificamente l’esperienza di Franco Evangelisti che smonta gli assunti dei metodi compositivi tradizionali per trovare una maggiore interazione compenetrazione di linguaggio, un riflettersi che sia affine al sentire sociale e sempre stimolante. "Perché lo fai?" è la domanda che Schiaffini rivolge a Evangelisti in merito al Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, la risposta è "Perché mi diverto". In questi episodi si sintetizza magnificamente la voglia di divertirsi entrando in comunicazione nel modo più naturale e spontaneo. Il gioco musica. Esilaranti, intensi, contemplativi, profondi come le viscere carsiche, plastici e informi, intricati e sorprendenti, ineffabili e briosi questi elogi della vita. Capaci di esaltarne tutte le forme senza preclusione alcuna, lasciando intravedere esigenze di sberleffo parodistico così come di sublimazione archetipica. Attrazione repulsione, caos e motore dell’essere e del divenire.
Tracklist:
Nel Carso a caso 4:25
Lo Scazzone innamorato 11:43
Temevo il Timavo 9:11
Neopterygii lontani 3:23
Scorpaeniformes in prospettiva 8:19
Dolenti delitti dolosi dalle dilette doline 5:59
Dalli all’Eukaryota 6:29
Scazzoni in festa 3:19
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