Kröwnn MAGMAFROST
[Uscita: 16/06/2014]
Il motivo per il quale i gruppi stoner doom italiani non arrivano ancora nei grandi circuiti festivalieri internazionali resta incomprensibile. La scarsa professionalità e l’inaffidabilità sono scuse stupide. Il j’accuse è rivolto soprattutto agli eventi che snobbano proposte come quella dei veneziani Kröwnn, trio nato nel 2012 per volontà di Michele Carnielli (chitarra, voce), Silvia Selvaggia Rossato (basso) e Elena Fiorenzano (batteria). Dopo il buon debutto del 2013 “Hyborian Age” (unica pecca una registrazione troppo artigianale), il gruppo arriva all’esordio ufficiale con questo “Magmafröst”, eccitante compendio di doom old school, stoner mentalmente deviato e fumosa psichedelia. Il loro universo è rinchiuso nei fantastici e tenebrosi paesaggi di Robert E. Howard, George R. R. Martin e Michael Moorcock e forgiato nella pesantezza visionaria di Black Sabbath, Sleep, Electric Wizard e Acid King.
Insomma, stoner psych doom che regge su ritmiche compatte e sulle chitarre devastanti di Michele, autentico cerimoniere di una danza di pachidermi che celebrano la gloria del riff. Basta ascoltare brani come Skeksis Dance, Wyvernking e To Minas Morgul, esplosioni groovy che mandano in corto circuito cuore e cervello. L’unico difetto resta la voce, ancora acerba e piuttosto debole rispetto alla base strumentale. Ma quando si riescono a forgiare riff come quelli di Forge of Crom, c’è davvero poco da recriminare. Quintali di elettricità saturano l’atmosfera e l’aria diventa irrespirabile: la Torre dell’Elefante può finalmente essere espugnata. Al Roadburn 2014 si sono esibite band come Age of Taurus, Lord Dying, Bölzer, New Keepers of the Water Towers: cos’abbiano in più o in meno dei Kröwnn (esclusi deal con etichette “amiche” come Rise Above e Relapse) resta per noi un mistero. Decisamente meglio immergersi nelle nebbie di Hyboria seguendo i Demoni di Crom. “Non capirò mai la vostra civiltà. Nella mia patria i guerrieri siedono in silenzio a bere da soli”.
Commenti →