Claudio Lolli IL GRANDE FREDDO – FREQUENZE (LIVE 2014)
[Uscita: 19/05/2017]
#consigliatodadistorsioni
- "Il Grande Freddo" (19 Maggio 2017, La Tempesta Dischi)
- "Frequenze - Live al Galliera, 22 Maggio 2014" (10 Aprile 2017, La Tempesta Dischi)
Si potrà non credere alla neve che spegne la sete ma dopo tanti anni di attesa è quanto successo nonostante il grande freddo, il concetto sconcertante che è alla base di questo nuovo lavoro in studio di Claudio Lolli. Sono trascorsi ben 8 anni dal precedente del 2009, “Love Songs”, ma tutti coloro che lo aspettavano trepidanti sono stati ripagati, e l’attesa è stata giustificata dalla bella campagna di crowdfunding che lo ha partorito. “Il Grande Freddo” (titolo preso in prestito da un famoso film di Lawrence Kasdan del 1983) pubblicato dalla valorosa etichetta indie La Tempesta Dischi e distribuito da Master Music, ripercorre decisamente i temi cari al cantautore, che torna ciclicamente ad affrontarli con un’angolazione espressiva diversa dovuta agli anni trascorsi e al pesante fardello esistenziale maturato.
Nei testi prevale, soprattutto nel sociale/privato, un mood teneramente sconfortante e sconfortato (Prigioniero politico, Gli Uomini Senza Amore, Il Grande Freddo), a sprazzi sublimato poeticamente (Raggio di Sole, Sai com'è). Musicalmente Il Grande Freddo segna un ritorno agli anni ‘70: riprende la collaborazione con il nucleo degli Zingari Felici: Danilo Tomasetta (sassofono) e Roberto Soldati (chitarra), musicisti appartenenti al Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna con cui Lolli realizzò “Ho visto degli zingari felici”, un album ormai entrato nella storia del migliore e più ispirato cantautorato italiano. La sezione ritmica è felpata, avvolgente, gli arrangiamenti (corroborati dal lirico sax di Tomasetta) caldi e sensuali, giusto un pò stridente (quel che basta) in alcuni risvolti la chitarra solista di Soldati. Ottima la copertina del disco curata dall’artista salentino Enzo de Giorgi.
Lolli nasce a Bologna nel 1950: personaggio schivo, scomodo, fuori dagli schemi, solitario. Grazie a Francesco Guccini che lo porta alla EMI incide quattro memorabili dischi tra il 1972 e 1976 ("Aspettando Godot", "Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita", "Canzoni di Rabbia"). L'ultimo, Ho visto anche degli zingari felici (1976) è l’album che lo fa conoscere al grande pubblico con un discreto successo anche per quel che riguarda le vendite del disco. Il passaggio dalla EMI all’etichetta alternativa Ultima Spiaggia gli toglie la visibilità acquisita. Nel 1980 Lolli ci ripensa e ritorna alla EMI con la pubblicazione di “Extranei” disco che raccoglie brani non strettamente legati all’attualità. Con “Nove pezzi facili” del 1992 inizia la sua seconda vita artistica. Nel terzo millennio arrivano (tardi, ma arrivano!) i riconoscimenti: i premi Oliviero Parma (2005), Via del Campo (2009), alla carriera Amilcare Rabaldi (2012) ed infine Durruti (2013).
Quasi in contemporanea (il 10 Aprile 2017) è uscito sempre su La Tempesta Dischi anche il CD live “Frequenze-Live al Galliera", registrato a Bologna lo scorso 22 Maggio 2014. Al concerto hanno preso parte, oltre all’inseparabile amico chitarrista Paolo Capodagna, Danilo Tomasetta al sassofono e Roberto Soldati alla chitarra elettrica. Il live ripercorre i quarant’anni di carriera artistica di Lolli (Donna di fiume, Da zero e dintorni, Analfabetizzazione, Folk Studio, Quando la morte avrà etc.) con in evidenza la polemica 'politica' title-track, recitata dall'artista con un formidabile informale accompagnamento della backing band. Insomma "Frequenze" fa con quello nuovo una coppia di dischi perfetta. Ultimamente le condizioni di salute di Lolli non sono delle migliori: il nostro augurio è di pronta guarigione e che non ci faccia aspettare troppi anni per un nuovo disco bello e tenero come Il Grande Freddo.
"Quanto amore sprecato negli autobus - tra gente che potrebbe volersi bene - è che siamo tutto umani e mortali - la natura è nelle sue catene....." (Il Grande Freddo)
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