Be Forest EARTHBEAT
[Uscita: 04/02/2014]
L’uscita nel 2011 di “Cold” dei pesaresi Be Forest ci aveva piacevolmente sorpreso. In quell’esordio la formazione composta da Nicola Lampredi (chitarra), Costanza Delle Rose (voce, basso) ed Erica Terenzi (voce, batteria) aveva riletto in maniera appassionata l’estetica buia e malinconica della darkwave degli anni ’80, trasfigurandola attraverso le lenti del dream-pop e dello shoegaze. Se Cold appariva caratterizzato da colori e atmosfere buie, questo non può dirsi del nuovo album “Earthbeat”, contrassegnato invece da tonalità più luminose e calde. Earthbeat è il battito della terra, il respiro della natura che regola il ciclo della vita. Se in Cold l’anima appariva nascosta all’interno di un mondo cupo ed ombroso, in Earthbeat appare invece costantemente in superficie come parte integrante di una natura luminosa. Earthbeat è una sorta di rito sciamanico, un viaggio onirico attraverso i luoghi in cui l’anima diventa un tutt’uno con il mondo naturale. L’album prende avvio con il brano strumentale Totem, che costituisce una sorta di invocazione delle forze benevole della natura, per passare alla splendida Captured Heart, in cui la voce di Costanza evoca l’immagine di una malinconia che cerca di seguire i respiri naturali del mondo. Le successive Lost Boy e Ghost Dance vagano tra sonorità dream pop e percussioni orientaleggianti, quasi alla ricerca delle esistenze perdute in luoghi lontani. L’anima darkwave fa capolino nella splendida Airwaves, mentre la strumentale Totem II introduce la seconda parte dell’album caratterizzata dalle seucenti Colours e Hideaway, che sembrano voler spazzare via il buio con inaspettati squarci di luce. Earthbeat” conferma la grande capacità della band pesarese di costruire canzoni dalle atmosfere ipnotiche e seducenti, confermandosi come una delle più valide formazioni emergenti italiane.
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