The Bangles, The Three O’Clock, The Dream Syndicate, Rain Parade 3 x 4
[Uscita: 22/02/2019]
Stati Uniti #consigliatodadistorsioni
La sbornia revivalista che sta circondando il fenomeno Paisley Underground, retaggio della magnifica stagione che negli anni '80 ci ha regalato capolavori di varia natura, dalla neo psichedelia, al country (alternativamente declinato “rock” o ”folk”) fino al pop da classifica più intelligente e contagioso che si ricordi, da allora, dalle parti di Los Angeles, si arricchisce di nuovi capitoli, come già accennato in altre sedi. Questa raccolta (originariamente pubblicata in edizione limitata in occasione del Black Friday), giunge a proposito: si presume che siano prossime alcune prove dei gruppi che la compongono, a partire degli alfieri principali del movimento, ovvero i Dream Syndicate, ormai di imminente uscita. L’idea alla base del progetto "3 x 4" è sicuramente vincente: ognuno dei quattro gruppi esegue tre cover di brani tratti dal catalogo degli altri.
Ad aprire le danze i Three O’Clock, ovvero coloro da più tempo al palo (l’ultima prova in studio risale a “Vermillion”, 1988), con una splendida rilettura di Getting Out Of Hand delle Bangles, le quali ricambiano il favore con una Jet Fighter assolutamente adatta alla loro esuberanza. Le ragazze losangeline riprendono anche Talking In My Sleep dei Rain Parade e That’s What You Always Said di Steve Wynn & co.: in entrambi i casi interpretazioni leggermente scolastiche (sono le più aderenti agli originali), ma assolutamente godibili. You Are My Friend apriva il secondo lavoro dei Rain Parade, il mini LP “Explosions In The Glass Palace” (1984), e l’abbiamo sempre considerata fortemente influenzata dallo stile del Sindacato del Sogno, e infatti viene riletta in maniera personale dai Dream Syndicate, che si ripetono aggredendo Hero Takes A Fall (da “All Over The Place”, 1984,delle Bangles), aggiungendovi un po’ di sana cattiveria, e dimostrano la competenza di Steve Wynn nella scelta delle cover: She Turns To Flowers, il brano di chiusura della raccolta, proviene dal disco dei Salvation Army (omonimo, 1982, poi ristampato col titolo “Befour The Three O’Clock”), prima incarnazione di quelli che sarebbero diventati i Three O’Clock. Proprio il gruppo di Michael Quercio si dimostra all’altezza di Tell Me That It’s Over, canzone che viene interpretata come fosse un loro brano, e riservano il medesimo trattamento a What She’s Done To Your Mind dei Rain Parade. Già, e i Rain Parade?
Non ci siamo certo dimenticati di Matt Piucci e soci: la loro versione di When You Smile (non vi sarà sfuggito che tutte le canzoni dei Dream Syndicate provengono dal debutto “The Days Of Wine And Roses”, risalente al 1982) è assolutamente personalizzata, essendo rivestita di una psichedelia più morbida rispetto all’acidissima versione originale. Anche Real World (da uno dei primi singoli delle Bangles) viene spogliata dalla frenesia pop e resa in perfetto stile “piovoso”, così come accade per l’ottima scelta di As Real As Real, brano estratto dal primo EP dei Three O’Clock, “Baroque Hoedown” (1982) che è un piacere riascoltare in una versione eccellente. Se all’epoca eravate innamorati di questi suoni non ve lo lascerete scappare questo "3 x 4", se siete più giovani lasciatevi ammaliare da questa raccolta e approfondite gli originali. In ogni caso: buon ascolto!
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