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14 Maggio 2013 ,

The Spyrals THE SPYRALS

5 Giugno 2012 su Vinile 12" - Mock Records

thespyrals2Chi dice San Francisco, dice Golden Gate, Alcatraz, il Pier 39, ma anche nei '60 la nascita del movimento hippie, della psichedelia west coast, con nomi del calibro di Jefferson Airplane, Grateful Dead, Janis Joplin, Quicksilver Messenger Service, Country Joe and the Fish, The Chocolate Watch Band; la città prosegue a tutt'oggi a mantenere la sue acide radici come dimostrato da band contemporanee come Wooden Shjips e Moon Duo o meno recenti (Black Rebel Motorcyrcle Club). The Spyrals sono Jeff Lewis, Brandon Wurtz Elliott Kiger,  un trio che mantiene alto il valore lisergico delle acque che bagnano la baia, a San Francisco si respira aria di psichedelia dietro ogni angolo, oggi piu' di Los Angeles, che sembra lasciare gradualmente la gloria del passato ed orientarsi verso l'east cost e la black di Miami.

 

The Spyrals è band degna erede dei grandi del passato, dedita ad un garage rock acido al punto giusto che mixa Black Angels, Black Rebel Motorcyrcle Club (quelli migliori dei primi dischi) ed echi del garage texano ‘60 dei 13th Floor Elevators, in nove tracce tanto fresche, quanto lisergicamente originali ed autoprodotte. La band, in attività dal 2008, ha alle spalle i quattro brani di “The Spyrals EP” (2009), un 7” di due brani, Love Me Too - Reflection (2010); il 1 Maggio 2011 rilascia “Clouds”, un lavoro di cinque brani ed il 15 Novembre dello stesso anno un altro vinile 7”, “Sunflower Microphone” con due brani. Preceduto dal singolo Trying to Please, caratterizzato da un insistente fuzz sound e dalthespyrals basso ossessivo fino al desertico finale strumentale,“The Spyrals” e' un lungo viaggio senza fermate, dalla iniziale Lonely Eyes (progressiva ed acida con chitarra che ricorda molto il "Televisivo" Tom Verlaine, e con non tanto lontane assonanze Velvet Underground) passando per il garage puro di Disguise, alla polverosa e torturata Long Road Out, con un’efficace armonica bluesy sullo sfondo; la ritroveremo nell’ipnotica The Rain, song ammanettata senza speranza ad uno sfacciato mood 13th Floor Elevators.

 

 

 

Il viaggio termina con l'oscurita' di Evil Kind che suona molto Grateful Dead (la morte intesa come momento non triste ma di culto poiche' induce ad un passo successivo dello spirito, tipico dei popoli neo-ispanici), un brano incredibile, un po’ la summa di ciò che si è ascoltato prima: si viaggia sui sei minuti, spingendosi sin nelle pieghe più riposte di una psichedelia misterica ed inquietante, sottolineata dai torbidi accordi ‘fissi’ di un tastiera in secondo piano. E' lecito non gridare al capolavoro, ma "The Spyrals"  e' comunque un disco sorprendente, che brilla di luce propria e di sfumature remote, remotissime e vicine nel tempo. Registrato nell’estate del 2011, pubblicato su the spyralsCD ed in digitale il 1 Gennaio 2012 dall’Inside the Moon Records, “The Spyrals” è stato rilasciato anche su vinile 12” dalla Mock Records il 5 Giugno 2012, in edizione limitata a 500 copie. Un documento prezioso della psichedelia americana del terzo millennio da non lasciarsi assolutamente scappare: è consigliabile recuperare anche tutta la discografia precedente. Se volete chiudere gli occhi ed immaginarvi in una Mustang mentre percorrete la Highway One che collega San Francisco a Los Angeles costeggiando l'oceano pacifico questa è la giusta colonna sonora

 

Voto: 8/10
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