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9 Gennaio 2018 , ,

Ray Thomas Di inglese aplomb prog

2018

ray                             1941 - 2018  

 

E' il primo dei membri storici dei Moody Blues ad essersene andato, a 76 anni, Ray Thomas, grande flautista (il più illustre del progressive storico, insieme a Ian Anderson e Mel Collins), cantante, compositore e multi-strumentista (harmonica, bass guitar, sax).

 

Tra le sue composizioni e interpretazioni vocali più significative, all'insegna di un aplomb decisamente inglese, disseminate nei migliori e più creativi album dei Moody Blues: Legend of A Mind, Dr. Livingston-I Presume, Dear Diary, Lazy Day, Floating, Eternity Road, Nice To Be Here, And the Tide Rushes In, Veteran Cosmic Rocker, Sorry.

 

Leggendario resterà il suo lungo lirico solo di flauto in Nights in White Satin, una delle tappe fondamentali del progressive e dell'art rock anglosassone della seconda metà anni '60, brano contenuto in origine nell'album-concept "Days of Future Passed" (Deram), MoodyBlues10-1200x1221uscito nel 1967. Splende di vivida luce ancora oggi il suo lavoro strumentale 'soffiato' in gioielli compositivi come Legend Of a Mind (su "In Search of a Lost Chord", 1968) e Dear Diary (su "On the Threshold of a Dream", 1969).

 

Ray Thomas (il secondo da destra nella foto a fianco dei Moody Blues) incise due album solisti negli anni '70: "From Mighty Oaks" (1975) e "Hopes, Wishing and Dreams" (1976). Nel 1975 realizzò per la Treshold Records a quattro mani con Justin Hayward (altro fondamentale membro e compositore della band inglese) il bel lavoro "Blue Jays". 

 

Nel 2003 abbandonò per motivi di salute i Moody Blues, sostituito dal flautista Norda Mullen.

 

 

The Moody Blues with Ray Thomas -- Nights In White Satin 'live'  

 

Pasquale Boffoli

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