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30 Giugno 2016 ,

Scotty Moore La rivoluzione di una Gibson ES295

2016

 295a                        1931 - 2016

 

Il mondo del rock ‘n roll venne rivoluzionato da una chitarra jazz. Una Gibson ES295 elettrica col corpo vuoto.  Un corpo tutto da riempire, come nei migliori sogni erotici. A riempirlo, fino a tracimare dall’orlo, fino ad inondare prima Memphis, poi tutto lo stato del Tenneessee, poi l’America e quindi il mondo intero fu Scotty Moore, un ventiquattrenne americano appena sceso da una portaerei ormeggiata lungo le coste di un oceano che di Pacifico aveva allora solo il nome e subito arruolato nell’esercito di Sam Phillips a guardare le spalle ad una spina appena reclutata ma già carica di ambizioni e di una discreta conoscenza del blues e del country. Musiche madide di sudore e fatica che più tardi Elvis Presley abbandonerà in favore di canzoni più ammiccanti, una volta raggiunto l’obiettivo di avere il mondo ai suoi piedi.

 

scotty moore and elvis presleyNascono in quel momento, con il contrabbasso di Bill Black a dare calore alle pennate e ai fraseggi ficcanti di Scotty e a sottolineare il vibrato ammiccante di Presley, i Blue Moon Boys, destinati a servire ai tavoli dei bianchi riuniti a forma di famiglia vera davanti alla televisione la sporcizia della musica nera e ad attuare la prima grande rivoluzione culturale del dopoguerra. Nasce, ed è la prima volta, una musica pensata appositamente per i giovani, concedendo loro una precisa  identificazione sociale che era loro stata preclusa fino a quel momento e che da quell’istante li rende, ovvio, destinatari e bersaglio fin troppo facile di un prodotto attorno al quale costruire un intero nuovo mercato.

 

E’ l’avvio della grande catena discografica. Un lunghissimo nastro trasportatore spinto 19540615-sun_1973181iproprio, quasi in maniera artigianale, dalle dita di Mr. Scotty Moore, da quella sintesi di tecnica blues in grado di sprigionare l’odore erotico del rockabilly. Quelle dita che hanno smesso di strusciarsi su un manico di chitarra il 28 Giugno di quest’anno, quando Elvis e Bill lo hanno chiamato all’Inferno per rimettere in piedi i Blue Moon Boys. Stavolta per sempre.  

 

Franco Lys Dimauro

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