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14 Ottobre 2013 ,

In Zaire WHITE SUN BLACK SUN

2013 - Tannen Records, Sound of Cobra, Offset

in zaireNon è un caso se negli ultimi anni la psichedelia garage sia tornata prepotentemente di moda. E non è neppure un caso l’aver scoperto che l’edizione All Tomorrow Parties 2013 sarà organizzata dai Loop (riuniti per l’occasione), cioè da quella band che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 mescolava la psichedelia cosmica dei Can con il garage grezzo degli Stooges in una miscela particolarmente esplosiva. Miscela maneggiata con cura anche in Italia da molte formazioni, all’interno di quello che alcuni critici hanno ribattezzato l’"Italian Occult Psychedelia", cioè quell’insieme di band caratterizzate soprattutto dal recupero dell’immaginario (alterato) della nostra memoria. Tra le formazioni italiane attualmente più in forma annoveriamo certamente gli In Zaire, band di psichedelia afro-beat, composta da Claudio Rocchetti, Stefano Pilia, Alessandro De Zan e Riccardo Biondetti. La loro commistione di kraut-rock e tribalismi ipnotici costituisce una miscela che fonde insieme le sonorità cosmiche con le ritualità arcaiche ed ancestrali dell’Africa nera. La scelta dei brani del loro ultimo lavoro, “White Sun Black Sun”, evoca espressamente l’immaginario delle musiche dei Can rilette dai Loop. L’album apre con una versione devastante di Sun, in cui un garage fangoso tipico delle jam session degli Mc5 si contamina con uno space rock di stampo hawkwindiano. La forte impronta imposta dall’improvvisazione esalta anche la successiva Moon, mentre un blues visionario descrive i paesaggi sabbiosi e rossastri di Mars. Le sonorità ipnotiche di Mercury e Jupiter si sviluppano rispettivamente in trame funky e dub quasi a voler ricercare l’essenza nera di quel blues originario. Verso la fine dell’album, Venus si caratterizza per un kraut-rock acido e pulsante che ricorda alcuni itinerari dei Can, mentre la conclusiva Saturn parte dalla contemplazione della terra per sollevare lo sguardo verso il cielo, in un viaggio psych completamente folle. Gran bell’album.

 

Felice Marotta

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