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9 Luglio 2022 ,

Dancemalora Dancemalora

2021 - Overdub Recordings

I Dancemalora arrivano da Catania con il loro omonimo album d’esordio, pubblicato per i tipi della Overdub Recordings, in cui trasfondono una sorta di sintesi multiforme ed inquieta fatta di esperienze personali rese vive da fragori elettrici, così come da una scrittura radicata nella canzone d’autore. La musica dei Dancemalora mostra una matrice di rock italiano nineties oriented in cui intravvedere fluttuazioni post rock prossime ai Massimo Volume, così come scorci dell’intimismo dei Giardini di Mirò di “Rise and Fall Of Academic Drifting” (vedi Golia). La band etnea è in grado di sondare anche profondità più aspre, riformulando in modo personale spigolosità alla Marlene Kuntz, tanto nell’opener Verso Ai Versi, quanto nelle spore oblique de Il Pescecane in cui la tensione orbita attorno al nucleo delle chitarre che seguono una traiettoria sospesa prima di deflagrare nell'aria. Berlino è una delle tracce centrali per il suo modo di annodare i fili di un racconto carico di malinconia e letteratura ad un flusso di coscienza che mescola reminiscenze di Battiato con il decadentismo alla Slint. Mentre Blu ha una struttura sonica abrasiva che ricorda le traiettorie dei Verdena, in chiusura troviamo il suggello di Solo Tu che mescola battiti sintetici ad una una catarsi sonica che ha in sé i geni rabbiosi di “Hai Paura del Buio” e di “Ho ucciso Paranoia”. “Dancemalora” è un disco carico di umori differenti, di visioni che si compongono in un tentativo di dare un senso alla realtà con la sua coda di desolazione, come se ci si trovasse nel mezzo di una danza folle fatta sulle macerie di un mondo che non smette di correre verso il baratro. Quando ogni cosa cerca una propria distruzione, sembrano dirci i Dancemalora, anche la più lontana delle storie di solitudine personale diventa universale. Ottimo esordio.

Giuseppe Rapisarda

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