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14 Aprile 2021

Marco Castello Contenta Tu

2021 - 42 Records

“Ho fatto un mostro di CD” è un’esclamazione dialettale siracusana con cui un interlocutore comunica di aver realizzato un CD che spacca. Se questa premessa di carattere linguistico è corretta, allora anche “Contenta Tu” potrebbe essere definito un mostro di CD. L’autore di questo album è Marco Castello, classe 1993, (evidentemente) siracusano, al suo debutto. Nonostante la giovane età e nonostante sia solo il primo lavoro, "Contenta Tu "(edito da 42Records) tradisce una maturità musicale niente affatto scontata anche in artisti già più avanti con gli anni. Il lavoro si compone di 10 brani incisi in studio a Berlino. I ritmi variano, i generi cambiano, i testi tagliano. Il tutto in poco più di mezz’ora (36 minuti esatti). La saggia produzione curata da Bubble Records ha fatto il resto per creare l’equilibrio e la rotondità del suono. A tenere unito questo pout-pourrì di sonorità, un’ironia tagliente che traspare dai versi. Così una semplice storia di vita quotidiana, un ricordo di scuola, o magari anche un semplice amplesso acquisiscono una dignità nuova e artisticamente foggiata; e, perché no, un sapore agrodolce. I ritmi sono incalzanti con un immancabile tocco jazz, cui si accostano note decisamente funk. Gli arrangiamenti sono perfetti. Si sente nettissima la formazione musicale dell’artista, già studente di jazz alla Scuola Civica di Milano. Il ruolo da studente di jazz fuori sede, del resto, spiega due cose di quest’album e forse anche di Marco Castello in generale: la qualità delle architetture musicali e la nostalgia che colora i pezzi più interessanti.  La distanza dalla sua Siracusa (descritta ironicamente sia da un punto di vista geografico che semi-antropologico in Villaggio), la lontananza dagli anni degli innocenza perduta: tutto si vede e tutto si sente. Così in Porsi l’autore ritinteggia con una mano di allegria un tema tra i più nostalgici: la crescita. La presa d’atto che i tempi della scuola sono finiti è il grande non detto di questo pezzo che travolge con il ritmo (allegro) ed il tema (leggero) per velare il tempo che passa. Se vogliamo parlare di  tempo e di ritmo, però, il giro di basso dal gusto funk di Torpi è il punto più alto dell’album. Impossibile non pensare a Lucio Dalla in quegli acuti dell’outro. La normalità (o anormalità) dei rapporti personali, confusi, complessi, intricati e inesplicabili, invece, entra prepotentemente nel lavoro con Cicciona. Il sinth è ricamato sapientemente sopra il mordente della linea di basso, in uno degli incastri più riusciti dell’album. Il testo, provocatorio come sempre, completa l’opera. E allora, riutilizzando l’espressione di Porsi, non si può che confermare il giudizio iniziale: "Contenta Tu" è un mostro di CD.

Andrea Costa

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