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27 Giugno 2022

Geoff Dyer Natura Morta Con Custodia Di Sax

2022 - Feltrinelli

Torna ad essere di facile reperibilità, dopo che le precedenti edizioni erano da tempo fuori catalogo, uno dei libri più amati dagli appassionati di jazz e non solo, “Natura Morta Con Custodia Di Sax” di Geoff Dyer: scrittore inglese classe 1958, considerato il possibile erede di John Berger, colui che fu il maestro di una generazione di critici e romanzieri. Il libro, scritto nel 1991, col titolo originale “But Beautiful” (canzone scritta da Jimmy Van Heusen e Johnny Burke per Bing Crosby e diventata uno standard inciso pressoché da chiunque), è una singolare e riuscita mistura di storia del jazz e narrativa: una volta scelti alcuni giganti del jazz dalle vite tormentate, Lester Young, Ben Webster, Thelonious Monk, Bud Powell, Charlie Mingus, Chet Baker, Art Pepper (forse meno noto dei precedenti: ma è assolutamente da riscoprire, uno dei pochi solisti di alto ad affrancarsi dalla lezione di Parker e assorbire quella di Coltrane; almeno “Art Pepper Meets The Rhythm Section”, 1957, è un capolavoro), l'autore ne racconta un episodio della vita, romanzandolo ma non troppo, prendendo spesso spunto da una foto, o da un articolo di giornale (stranamente questa edizione omette i titoli dei singoli capitoli, scelta difficile da comprendere). Tutti i fatti narrati sono realmente accaduti, Dyer reinventa dialoghi e atmosfere, rendendo il tutto con un linguaggio ricco e passionale. A volte lo stile è sin troppo lirico, ma lo stesso autore, come spiega nella prefazione, si rende conto di essersi fatto prendere la mano dalla musica e dalla passione, e del resto si tratta di un'opera seconda, di un autore ancora giovane, quindi gli si può perdonare qualche eccesso. Testo premiato col Somerset Maghaum Award, la prima pubblicazione divenne di culto grazie all'ottima edizione da parte di Instar Libri, casa editrice che si faceva notare per la straordinaria cura grafica dei lavori pubblicati, specialmente, oltre al libro di Dyer, il bellissimo “Terra Rossa E Pioggia Scrosciante” di Vikram Chandra. Ecco quanto ci scrive il saggista Luciano Viotto a proposito della genesi dell'edizione italiana: «Ho avuto il privilegio di condividere la vicenda editoriale di un libro che mi accompagna da quasi 30 anni. Correva l'anno 1992. La redazione di Musica Jazz (cui collaboravo dal 1990, con reportage e discografie) mi mette in contatto con Gianni Borgo (1959-2001) giovane appassionato editore torinese, che decide di pubblicare il volume di uno sconosciuto autore inglese, Geoff Dyer, "But Beautiful. A Book About Jazz" (Jonathan Cape, London 1991), che ha acquistato a Londra dove frequenta la National Library e le migliori librerie. Cambia subito il titolo, stravolge l'edizione, ne fa un "oggetto libro" fuori dai canoni editoriali correnti: il titolo in quarta di copertina, dove spicca una splendida immagine di Herman Leonard, Prez (Natura morta con cappello di Lester Young, New York, 1949). Borgo vuole costruire il libro attraverso i canoni di una diversa concezione per il fruitore: allargare gli orizzonti, mi cerca nel maggio 1992 per la redazione di un'Appendice discografica a nome dei protagonisti (8) e di tutti gli artisti citati (87) nella ricca Postfazione: “Tradizione, influenza e innovazione” firmata dall'autore. Il libro incontra subito grande accoglienza e diventerà un long sellers (le 6 edizioni Instar Libri, dal 1993 al 2006, introvabili, hanno venduto oltre 60mila copie): Borgo cambia la confezione del libro nelle tre edizioni successive alla prima: con una fodera di carta opaca, con due cofanetti diversi. Fedele alla sua spiccata "vigile eleganza" di editore puro, mi chiede di aggiornare e di ampliare il corpus dell'Appendice: dalle nuove edizioni (il CD era in forte espansione), all'indicazione della data di morte degli artisti nel frattempo deceduti. L'edizione Einaudi 2013 reca la mia ultima Appendice al testo, notevolmente ampliata rispetto all'ultima edizione Instar 2006, non compresa nelle due successive edizioni de Il Saggiatore 2019 e in co-edizione con Feltrinelli 2022. Gianni Borgo mi ha insegnato a trattare il testo come nessun altro: al termine della redazione definitiva, dopo tre controlli in bozza, esclamava "Che peccato, ora il libro non possiamo più cambiarlo!": in cuor suo pensava già alle successive edizioni, con nuovi spunti per il lettore. Quanti nuovi appassionati di jazz si sono formati leggendo Natura Morta! Per promuovere il libro in un tour italiano con il trio composto dal sassofonista Emanuele Cisi, il bassista Furio Di Castri e il drummer Manu Roche, fece confezionare dalla tipografia un esemplare del volume di notevoli dimensioni, stampato in tutte le pagine in forma ridotta. Quell'unico esemplare mi è stato donato da Gaspare Bona che nel 2003 ha rilevato la Instar Libri, dopo la prematura scomparsa di Gianni Borgo, il 25 aprile 2001 a Londra, stroncato da un infarto a 42 anni in un internet-café di Bloomsbury, mentre ordina un libro su Amazon. Senza la passione di Gianni Borgo non avremmo conosciuto in Italia un autore come Geoff Dyer e non avremmo potuto leggere Natura Morta come lui l'ha creata». Un libro imperdibile, la ricchezza dello stile, l'umanità con cui sono descritti i protagonisti, la complessità psicologica, la scelta di parlare di persone che erano anche musicisti, problematici, vittime del razzismo e non il viceversa giustificano lo status di culto che “Natura Morta Con Custodia Di Sax” ha acquistato con gli anni, e ne fanno una lettura obbligatoria non solo per gli amanti del jazz. Peccato che la ristampa Feltrinelli ometta la nota bibliografica e discografica di Luciano Viotto presente nelle edizioni precedenti, davvero esaustiva e ben fatta, e la sostituisca con una più sbrigativa.

Alfredo Sgarlato
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