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4 Maggio 2024 ,

Magick Brother & Mystic Sister Tarot Part I

2024 - Sound Effect Records
[Uscita: 09/04/2024]

Spirali di fumo nell’ombra della stanza. Sul tavolo distesi policromatici ritratti di forma rettangolare: la papessa, la ruota della fortuna, il mago, addirittura il supremo ierofante. Una lisergica trasvolata nell’ammaliante ed enigmatico universo della cartomanzia. “Key of pentagram, lord of mysteries and time. White and golden crown find his kingdom all around” Hanno preso forma in terra di Catalogna agli albori del nuovo millennio anche se solamente quattro anni fa hanno rilasciato il loro primo eponimo debut act. Folgorati dall’incontro con il carismatico Daevid Allen al Canterbury Festival, dopo aver adottato come moniker il titolo di una delle pietre miliari della psichedelia Seventies i Magick Brother & Mystic Sister si riaffacciano in questi giorni sulla scena discografica con l’inedito “Tarot” opera articolata in due atti dedicata agli esoterici arcani maggiori dei tarocchi. Sono la tastierista Eva Muntada e il chitarrista-bassista Xavi Sandonal le figure cardine intorno alle quali il progetto artistico ha perpetuamente gravitato nel corso degli anni, mutando frequentemente pelle sino a dilatare la line-up, tra presenze più o meno fisse, a sette elementi. Passando in rassegna le undici tracce di questo primo capitolo (il sequel dovrebbe conoscere la luce tra un paio di mesi circa) sarà alquanto verosimile avvertire la percezione di precipitare all’interno di scenari surreali, riassaporando, con non poca nostalgia, le atmosfere peculiari di intramontabili produzioni targate Caravan, Gong e Popol Vuh. Così se il vibrato del flauto e l’eterea recita della Muntada disegnano oniriche arie prog-folk e le sintetiche frequenze di mellotron e synth illuminano cupe galassie kraut-rock, le acide vibrazioni del sitar sovrapposte a monumentali linee di basso finiscono per inneggiare a visioni dal retrogusto flower power. Suggestivamente d’impatto si rivelano The Justice, The High Priestess e The Lover passaggi ben incastonati in una scaletta che non conosce cadute d’intensità emotiva, rimanendo perfettamente in bilico tra meditazione e sogno. Tra ricercate sonorità e imperscrutabili simbologie, convince l’ipnotico viaggio dei MB & MS, abili nell’oscillare musicalmente oltre le linee temporali assolute e nel recuperare intuizioni nel passato per poi proiettarle nel futuro. Nell’attesa di conoscere l’altra faccia di questa neo-psychdelica medaglia, a tutti voi “Have a good trip !”

 

 

Voto: 8/10
Alessandro Freschi

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