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25 Dicembre 2014

Baro Drom Orkestar Direttissimo Firenze – Balcani


BARO DROM GENAU_copertina_baro_drom_orkestardigital_baro_drom_orkestar_LR                                  I N T R O

 

Mostri da palcoscenico, i Baro Drom sanno “fare ballare anche i sassi”, questa è la loro missione principale. Muniti di una capacità tecnica da funamboli, saldi nella profonda conoscenza della musica folk nostrana e quella che viene dall’est, sono uno dei gruppi live più spettacolari che girano per l’Italia. Sconcerta la loro provenienza: non dalle meravigliose e misteriose valli balcaniche ma dall’orgogliosa e dotta Firenze. Magico potere della World Music. Con alle spalle già centinaia di concerti in Italia e all’estero, hanno riscosso un continuo apprezzamento da parte dl pubblico e della critica. Sono usciti con un nuovo disco “GENAU!” (Musicastrada Records-Materiali Sonori, 21 Maggio 2014) che vuole aprire un nuovo filone musicale nel grande insieme della musica balcanica: la Power Gipsy Dance. Il nuovo disco, per non smentire le aspettative, parte sulle note di Sirba Izvoara, canzone di super adrenalina balcanica che di cambio tempo in cambio tempo trasporta nel delirio danzante, Pazzumpa è ska: mette a nudo le radici folk dello ska senza mancare di deliziarci con ennesimi stacchetti che profumano di musica occitana. Hagu unt Freylachs from Podoly, con una serie di riffs di violino potentissimi, teletrasporta dalle parti del sud Ucraina o nel mezzo di quel meltin’ pot culturalmente esplosivo che s’incrocia tra Mediterraneo, Asia, mondo slavo e mondo turco. Ma i Baro Drom non disdegnano certamente anche le nostre latitudini proponendoci una Fanfara Ciociara di tutto rispetto e includendo in qualche melodia di altre tracks arie da canzoni del Sud Italia. Un discorso a parte va fatto per i due pezzi suonati con Goran Kovacevic, l’Astor Piazzolla della Serbia, un piacere nel piacere per i fan della fisarmonica. Li abbiamo incontrati per Distorsioni.

 

L'INTERVISTA

 

Pietro Bizzini (Distorsioni) - Avete chiamato il vostro genere coniando un nuovo termine: Power Gipsy Dance. Come potresti descriverlo? Chi ha avuto lidea?

baroBaro Drom Orkestar - Beh la definizione descrive con tre parole le linee essenziali dell’Orkestar, che può essere considerato un gruppo di world music che trae ispirazione soprattutto dal variegato mondo musicale dei gitani, per questo il termine Gipsy. Power rende bene l’idea di approccio a tale musica. La nostra sezione ritmica, formata da un contrabbasso elettrico e una batteria “modificata” si presta spesso a sfumature rock, così come il violino che spesso viene manipolato usando effetti tipici di una chitarra elettrica come distorsori, wah-wah, delay etc etc. Quindi non certo un approccio tradizionale! L’ultima parola, dance è molto semplice da spiegare. Ai concerti della Baro Drom si balla dalla prima all’ultima nota! E’ stato Davide Mancini, coproduttore del nostro album, GENAU! a coniare questo nuovo termine che pare calzi a pennello all’Orkestar!

 

Genau! ha avuto una lenta maturazione o è stato un album spontaneo”, in presa quasi diretta?

Un album  sicuramente spontaneo, dove anche i brani inediti hanno avuto una veloce evoluzione. Abbiamo dalla nostra tantissimi concerti alle spalle e questo ha creato chiaramente un’ ottima alchimia all’interno del gruppo. Anche la registrazione stessa è molto “live”. Abbiamo registrato tutto in presa diretta appunto, tranne chiaramente le sovraincisioni dei musicisti ospiti presenti in GENAU!. Un album fresco, con un ottima produzione di cui andiamo molto fieri. Ci teniamo a ringraziare per questo anche Antonio Castiello, del Jambona Lab di Cascina che ha registrato e mixato l’album con noi.

 

Baro_Drom_OrkstarPerché avete deciso di registrare album interamente strumentali?

La Baro Drom ha trovato il suo equilibrio facendo parlare gli strumenti, quindi abbiamo deciso di percorrere questa strada. I nostri  concerti d'altronde sono uno spettacolo dove la voce viene "sostituita" dalle personalità degli strumentisti stessi, che diventano protagonisti con il proprio strumento ed interagiscono con il pubblico. Anche se ci capita (e ci fa molto piacere!) di collaborare con dei bravissimi cantanti. Ad esempio in GENAU! c’è anche un brano cantato, Kali Nikta, con le bellissime voci di Rocco Zecca ed Arianna Romanella

 

 

Dallalbum di esordio avete intrapreso un lungo tour promozionale con più di 300 concerti che vi ha portato a suonare in Italia e in Europa, qual’è stata la risposta del pubblico?

Direi ottima, anche perché ormai saremo vicini ai 400 concerti. Abbiamo suonato in situazioni molto diverse. Grandi festival dove abbiamo fatto ballare centinaia di persone, aperture di musicisti del calibro di Goran Bregovich e Sud Sound System con migliaia di persone che hanno apprezzato il nostro live. ma anche teatri o situazioni per così dire di “ascolto” dove il pubblico, diligentemente seduto, ha applaudito le nostre note e comprato i nostri dischi. Probabilmente la dimensione live è quella che più ci appartiene, quella dove rendiamo meglio, proprio perché sappiamo adattarci ed entrare in sintonia con ambienti anche molto diversi tra loro.

 

Nel gruppo siete tutti musicisti formati al Conservatorio. Dove e quando avete cominciato ad apprezzare la musica tzigana?

Gli studi classici fanno parte del nostro bagaglio culturale ed hanno sicuramente un peso importante. Ma allo stesso tempo ognuno di noi ha sempre suonato anche altri generi, facendo esperienze in ambito rock, jazz, e chiaramente  anche in ambito della cosiddetta musica etnica. Dire dove e quando è un poco difficile. E’ un percorso progressivo. Ancora oggi siamo in continua ricerca ed ascoltiamo tantissima musica di matrice gipsy, andando a cercare i grandi  interpreti del passato ma anche le nuove leve, i nuovi talenti.

 

Cosa vi attira di più della cultura balcanica?

BARO DROM Lumiere5Che è un mondo musicale talmente variegato che c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire! Ad esempio il confrontarci  con ritmiche diverse da quelle a cui siamo spesso abituati. Una dei brani che abbiamo registrato è una danza serba che si muove su un beat di 11/8. Un tempo dispari che il popolo serbo balla come una leggerezza ed una facilità incredibile. Anche la Baro Drom Orkestar si è cimentata nella composizione di un tema che si muove su un metro dispari. Un 9/8 composto dal nostro fisarmonicista, Modestino Musico, intitolata Lento,  che naviga tra melodie mediterranee e suadenti ritmiche balkan.

 

Quant’è difficile essere tecnicamente molto bravi e suonare di cuore?

Abbiamo la fortuna di divertici mentre suoniamo. Credo che questo sia la  nostra chiave fondamentale per trasmettere qualcosa al pubblico che abbiamo di fronte. Suonare ci fa stare bene e probabilmente fa stare bene anche chi viene per ascoltarci.

 

Avete aperto per Goran Bregovic. Cosa ne pensi della suo modo di far musica? Che cosa lha fatto diventare uno degli alfieri della musica balcanica?

Credo sia stata la freschezza il suo punto vincente. La musica di Bregovic deriva da temi tzigani e slavi ma il suono dei suoi dischi più famosi è  contaminato anche da suoni più elettronici che fanno muovere anche le gambe più statiche. Si può non ballare su brani come Kalashnikov? Poi chiaramente il sodalizio con Emir Kusturika ha proiettato entrambi nell’olimpo della cutura balcanica internazionale.

 

baro_drom_orkestarHai una qualche idea di su quale radice culturale/musicale sia piantata la musica balcanica?

Questo è un argomento che forse richiederebbe un’intervista a parte. La musica balcanica è caratterizzata da una commistione di influenze stilistiche molto diverse tra loro. Noi poi non abbiamo certo la pretesa di riproporre fedelmente lo stile dei musicisti balcanici. Preferiamo farci influenzare per poi creare qualcosa di nostro, di originale. Abbiamo un grandissimo rispetto per tutta la musica popolare e per suonare bene un certo stile devi conoscere bene le tradizioni di un popolo, viverci insieme, respirare la stessa aria. Non ci si improvvisa musicisti popolari.

 

Avete ospitato Goran Kovacevic, fisarmonicista di talento, dentro due tracks di GENAU!, Dance e Jug. Cosa ti ha più colpito del suo approccio alla musica?

Goran è un musicista straordinario, completo. Conosce benissimo la sua musica, quella della tradizione serba, ma è allo stesso tempo un fisarmonicista classico di straordinarie qualità. Suona tango, jazz, compone ed arrangia il tutto con grande facilità. Inoltre è una persona molto umile. Siamo  contenti ed orgogliosi di poter lavorare con lui. Proprio questo 31 dicembre faremo un live a Zurigo insieme, per una gran bel Balka Party che chiuderà in bellezza l’anno della Baro Drom.

 

Secondo voi perché in questi ultimi anni è cresciuta moltissimo lattenzione del pubblico riguardo la World Music?

Credo che la facilità che si ha oggi nel conoscere le musiche di tutto il mondo abbia sicuramente accelerato un processo che già dagli ottanta però si faceva sempre più vivo. Con internet si può accedere a tantissima musica, anche di paesi molto lontani. Certo si tratta solo di un primo passo, non basta certo stare dietro uno schermo per fare della world music. Ma sicuramente può essere uno stimolo che ha incuriosito molti musicisti o semplici ascoltatori ad allargare i propri orizzonti musicali verso culture, musiche e tradizioni molto lontane da loro.

Pietro Bizzini

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