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4 Maggio 2021 ,

Arooj Aftab Vulture Prince

2021 - New Amsterdam Records
[Uscita: 23/04/2021]

Certe volte, può essere davvero riduttivo chiamare semplicemente album o disco una produzione discografica, sarebbe più corretto definirla un incanto o una grande emozione. E’ il caso del terzo lavoro Arooj Aftab, splendida cantante pakistana originaria di Lahore, che attualmente vive a New York, Brooklyn per la precisione. Con questo “Vulture Prince”, porta a perfetta maturazione le brillanti idee già contenute nei due precedenti lavori, il già ottimo debutto “Bird Under Water” del 2015 e il seguente “Siren Island” molto più sperimentale con 4 lunghissime composizioni. Ma con il nuovo album, ok ci siamo cascati di nuovo, il salto qualitativo è impressionante, la voce ammaliante della ragazza ci trascina in oasi di bellezza accompagnata da uno stuolo di musicisti di prim’ordine. Una produzione perfetta regala all’ascoltatore sette superbe composizioni simili a veri e propri mantra, qualche anno fa l’avremmo chiamata new age ma qui il termine è decisamente riduttivo. L’animo nobile e sensibile di Arooj Aftab si manifesta nella lunga traccia chiamata Mohabbat dedicata a Maher, il suo fratello più giovane, tristemente scomparso proprio mentre la sorella stava registrando il disco. Servendosi di strumenti raffinati come l’arpa e il flicorno la pakistana ha composto una vera e propria elegia funebre al compianto consanguineo, nella sua terra d’origine è molto noto e si chiama ghazal, ovvero un poema d’amore recitato per una persona che si ama. Una delle cose più struggenti ascoltate in questo travagliato 2021. Un'altra meraviglia è la delicatissima Saans Lo (respira appena), più che una canzone sembra una ninfea sospesa fra aria e acqua e pure questa ha una dedica speciale, per la modella pakistana Anni Ali Khan, morta a soli 38 anni nell’incendio che distrusse la sua abitazione. Ma non finisce qui il racconto: abbiamo Inayaat, con forti profumi e aromi orientali, i violini che accompagnano la bellissima Diya Hai e la jazzata Baghon Main in apertura che era già presente con un altro arrangiamento nel disco di debutto. L’unica traccia che profuma di occidente è Last Night, molto notturna e simile a certe cose di Norah Jones, che non a caso aveva come padre l’indiano Ravi Shankar, con una cultura musicale molto simile a quella di Arooj Aftab. “Vulture Prince” è un disco magico, quei lavori perfetti che riescono una volta sola nella vita anche se il nostro spassionato augurio è che la bravissima pakistana riesca a regalarci altre opere di questo valore. Se riuscite a entrare in sintonia col mondo sospeso e incantato di Arooj Aftab, ne verrete irrimediabilmente conquistati. Il disco più sorprendente e affascinante dell’anno, senza timore di smentite.

Voto: 9/10
Ricardo Martillos

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