Migliora leggibilitàStampa
3 Dicembre 2022

Villa Villa

2022 - L'Amor Mio Non Muore Dischi
[Uscita: 02/12/2022]

È piuttosto avaro Roberto Villa sia nel titolare il suo bellissimo album interamente strumentale di cui è il compositore, che nella sua durata di poco più di mezz’ora. Ma se, come dice la frase strafatta, nella botte piccola ci sta il vino buono, ecco che non ci ubriacheremo fino all’ultimo stadio ma raggiungeremo la splendida ebbrezza necessaria procurata dall’ascolto di questi soli otto bicchieri pieni fino all’orlo di ottima musica. Villa è il bassista dei combattivi Gang dei fratelli Severini e della nuova formazione dei Ronin di Bruno Dorella (parentesi personale: quest’ultimo è parente di parenti di miei parenti) e anche in questo caso il suo basso elettrico è protagonista di queste otto tracce che pulsano al ritmo cadenzato di una sorta di musica da camera sperimentale, suadente e altamente cinematografica che si avvale anche di un sestetto d’archi sempre presente oltre che di tastiere di ogni tipo (piano, synth, mellotron, vibrafono, Wurlitzer, Fender Rhodes) mentre sono totalmente assenti le chitarre o altri strumenti a corda e a plettro. Ritroviamo anche Marco Frattini alla batteria del quale, su queste stesse pagine, abbiamo recentemente recensito il suo bell’album di jazz sperimentale, ma mentre là la sua impronta era fluida e sommessa, qui il ritmo è sempre scandito da cadenze regolari e precise. E l’aura della colonna sonora cameristica si evidenzia già dal primo brano Solchi che porta in sé atmosfere e momenti felliniani mentre nella bellissima Psiche (ma quale brano non lo è?) troviamo un qualcosina di film poliziottesco anni ’70 che si sposa con aperture ammalianti da romanza operistica. Ancora Attimo si avvale di un pianoforte protagonista e di una melodia oltremodo accattivante, Cracovia è forse il brano più solare (ma non che gli altri siano cupi, tutt’altro) e le altre tracce sono tutte degne di nota nell’indiscusso fascino di cui sono ammantate fino alla splendida conclusione del quasi valzer Rinascita. Una musica “altra” e particolare, dunque, in questo album validissimo e molto personale che non ci si stanca di ascoltare. L’avarizia di Villa da cui siamo partiti è confermata dall’unica pecca di un disco notevole: non sono riportati i titoli dei brani nella pur bella copertina apribile.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali
Inizio pagina