Lanzafame, drummakkine Torino È In Piemonte

L’esperienza col progetto dei #divanofobia, combo fondato a Bologna nel 2008, non poteva non sfociare, per successive e ineluttabili emanazioni sonore, nell’impresa di Lanzafame, drummakkine, per il prode Marco Donelli, con questo “Torino È In Piemonte", licenziato dalla Synth Records. Un lavoro, quello dell’artista felsineo, in bilico tra la canzone d’autore più ispirata e un synth-pop dalle venature sociali dall’impatto intrigante. Già dall’incipit, L’intervista, sotto un tappeto di drumming elettronico si dipana un cantato efficace sulla scia degli Offlaga Disco Pax, tanto per rendere l’idea. Una trama musicale che si serve, non senza un intelligente sarcasmo dai toni provocatori, di testi quasi surreali, come in Le Seghe Mentali Dell’Orso Grizzly, o nella successiva Ken Parko, dai riflessi poetici e crepuscolari. Nella migliore tradizione del cantautorato italiano s’innesta, poi, La Spia, dove il pop dell’abbrivio si tramuta distesa elegiaca. Muccioli assurge a ritmi sonori più sostenuti, mentre toni melanconici scandiscono le linee compositive di Speed. La canzone d’autore torna a rilevare con una certa potenza in Detesto, voce ispirata, testo intelligente, impianto musicale dalle evoluzioni gradevoli, mentre, a suggello di un album di notevole fattura, si dipana la traccia finale, Mela Di Scarto, cover di Lucio Dalla nel periodo della sua collaborazione col poeta bolognese Patrizio Roversi. Un disco dagli esiti artistici alquanto brillanti.