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31 Dicembre 2019

Jim O'Rourke To Magnetize Money And Catch A Roving Eye – 4 CD Box Set

2019 - Sonoris
[Uscita: 13/12/2019]

Dopo aver lasciato i Sonic Youth nel 2005, Jim O’Rourke ha trasformato una carriera poliedrica come abile cantautore, burlone sperimentale e collaboratore di altre band come i Wilco. A casa, in Giappone, ha completamente stravolto e destrutturato suoni, usando synth analogici alternati a rumori e silenzi. “Se avessi chiesto al pubblico di dare un giudizio sul miei nuovi lavori mi avrebbero ucciso e mi avrebbero messo in un cassonetto” (Ha dichiarato O’Rourke alla rivista Uncut). Jim O’Rourke vive in Giappone da più di un decennio ormai e ha trascorso questi ultimi anni a disconnettersi gradualmente dal rock americano e dai circoli d'avanguardia che un tempo aveva abitato. Membro dei Sonic Youth durante la fase finale della loro carriera, ora evita i tour e si esibisce in spettacoli unici con musicisti sperimentali come Keiji Haino o Peter Brötzmann. Precedentemente produttore di album di riferimento per artisti tra cui Wilco, Smog e Stereolab, oggi Jim preferisce registrare con i suoi amici giapponesi. E ciò avviene di giorno in giorno, tanto che ormai egli parla anche raramente inglese. Tutto ciò si adatta perfettamente a questo eclettico musicista sperimentatore di 47 anni. L'ultimo progetto di O’Rourke "To Magnetize Money And Catch A Roving Eye" che dura oltre quattro ore è più scuro e più onirico della sua serie "Steamroom" ed è una delle sue uscite più meditative di sempre. Con questa monumentale opera Jim O’Rourke ha scolpito davvero le ombre. Per alcuni, il musicista americano è noto soprattutto per le lussureggianti e psichedeliche atmosfere di album come "Bad Timing" o per i suoi lavori di produzione per band come Wilco, Stereolab e Sonic Youth, come detto sopra. Ma dai primi anni '90, a partire da album come "Scend" e "Disengage", il cuore segreto della musica di O'Rourke è dedicato alla pura astrazione elettronica. Definire questo output minimalista "ambient" o persino "drone" non cattura le sottigliezze delle sue ampie distese fatte di “glitch” e ronzii. Ascoltando attentamente l’opera di Jim a volte sembra che lo stesso stia modellando il feedback in nuvole temporalesche o mungendo le frequenze dal nulla. Negli ultimi anni, le attività sui droni di O’Rourke hanno iniziato ad assumere un ruolo centrale. La sua pratica appare intensa, persino introversa: in genere dedica cinque o sei ore al giorno alla registrazione su “Serge”, un modello di sintetizzatore vintage modulare degli anni '70; Jim potrebbe trascorrere settimane modificando una determinata sessione, mescolandola con registrazioni effettuate sul campo registrate in casa e miscelando tutto nella forma desiderata. Dal 2013, i frutti del suo lavoro si sono diffusi sotto l'impronta di ‘Steamroom’ la serie Bandcamp solo digitale che prende il nome dal suo studio di Tokyo. È un nome evocativo, e non così lontano dai suoni che ottiene. Pensate solo al fatto che ci sono attualmente 46 uscite su Bandcamp dopo soli sei anni, alcune delle quali sono state ristampate, ma la maggior parte sono nuove e inedite. Tutto questo dice qualcosa sulla dedizione di O’Rourke. "To Magnetize Money And Catch A Roving Eye" è una impresa mastodontica anche per gli standard dell’artista. Le uscite di ‘Steamroom’ consistono in genere di una singola traccia che dura da 30 a 45 minuti, ma il nuovo album, un affare di quattro dischi, ammonta a più di quattro ore. I suoni all'interno possono essere altrettanto scoraggianti. Questi non sono i toni morbidi e consonanti di "Streamroom 40", uno dei preferiti dai fan; questa musica è intrecciata da inquietanti rumori fruscianti, vibranti, pulsazioni di fascia bassa e ondate di feedback penetranti. La linea di demarcazione tra tono musicale e atmosfera pura è porosa: i sintetizzatori di O’Rourke sono più gestuali che melodici e ai loro bordi si dissolvono in un vivido paesaggio sonoro a quattro dimensioni. "To Magnetize Money And Catch A Roving Eye" è una operazione a tratti accessibile, con suoni che hanno il loro fascino, ma la maggior parte del disco merita un accurato ascolto, soprattutto per chi non è abituato a certe sonorità ma è tentato da nuovi metodi e approcci di produzione dei suoni.

Voto: 7.5/10
Francesco Battisti

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