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8 Giugno 2020 ,

Modern Studies The Weight Of The Sun

2020 - Fire Records
[Uscita: 08/05/2020]

The Weight Of The Sun”, il peso del sole, è il terzo album della band anglo-scozzese Modern Studies, dopo “Swell To Great” e “Welcome Strangers”, tutti pubblicati con cadenza biennale. La leadership del gruppo è nella coppia di cantanti e polistrumentisti Emily Scott e Rob St John, cui si aggiungono Joe Smillie alla batteria e Pete Harvey a basso e violoncello, nel cui studio personale, perso nella campagna del Pertshire, incidono i dischi. Il gruppo si autodefinisce "kosmische folk rock", l'ex Charlatans Tim Burgess ha parlato dell'incontro tra i Fairport Convention e Jim O'Rourke, ma sappiamo come i musicisti e i fan spesso facciano ricorso alle definizioni più fantasiose. Molte influenze si mescolano nelle note del gruppo: un pop sofisticato che può ricordare le ultime propaggini del prog, arpeggi tra folk e Canterbury, anche una new wave tra romantico e gotico nei brani più veloci. Caratteristica fondamentale del gruppo è il cantato a due voci, più tipicamente folk e inglese quello etereo di Emily, più dark quello baritonale di Rob. L'iniziale Photograph, con un arrangiamento raffinato, costruito su chitarre arpeggiate e tastiere convince con le sue atmosfere arcane. Seguono una triade di brani più movimentati, Run For Cover, scelta come singolo apripista, e Heavy Water, aperta da percussioni elettroniche, che nei passaggi più epici mi ha rammentato gli Swans più accessibili, quelli di "The Burning World", e She. Vertice del disco è Brother, con un bell'uso dei fiati, flauto soprattutto, e un ritmo swingante, mentre la seconda parte del lavoro appare meno ispirata. Complessivamente le ballate, come Corridors o Sign Of Us, convincono di più dei pezzi veloci, apparendo più strutturate e personali. Limite del gruppo è, a nostro avviso, l'uso della voce maschile, pur bella come timbro, ma che spesso assume toni troppo stentorei, declamatori, da gruppo post-punk minore. Nell'insieme un disco gradevole, che come avviene in molte produzioni contemporanee mescola influenze anche piuttosto diverse tra loro trovando un buon amalgama ma non l'assoluta originalità. Un buon passatempo per chi ama il rock melodico ma nulla di particolarmente trascendentale.

Voto: 6.5/10
Alfredo Sgarlato

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