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14 Novembre 2022

Senyawa  The Prey And The Ruler

2022 - Room 40
[Uscita: 28/10/2022]

La label Room 40 dell’australiano Lawrence Fisher ha riunito per queste incisioni il duo sperimentale indonesiano Senyawa, composto da Wukir Suryadi con i suoi strumenti autocostruiti e dal cantante Rully Shabara, e alcuni fra i più noti musicisti sperimentali australiani, lo stesso Lawrence English (tastiere ed elettronica), Aviva Endean (clarinetti, flauto), Peter Knight (tromba), Helen Svoboda (contrabbasso, voce), Joe Talia (batteria). Come molti altri dischi usciti in questi ultimi mesi, anche “The Prey and The Ruler” ha avuto origine dalla situazione drammatica della pandemia, infatti English ha contattato Wukir Suryadi, bloccato a Giacarta dal lockdown, che ha condiviso i video degli strumenti che stava sviluppando nel suo studio. Definiti come strumenti industriali mutanti essi hanno affascinato English per i loro suoni misteriosi e ultraterreni e sono stati la base di partenza per la collaborazione a distanza fra musicisti indonesiani e australiani. Il risultato è questo disco composto da quattro tracce, tre nella prima facciata, mentre la quarta della durata di venti minuti occupa la seconda. Apre il disco la title-track e subito sprofondiamo in suoni misteriosi e cupi, flauti ancestrali, rumori industrial in sottofondo, lamenti umani e prodotti dagli strumenti, oscilliamo fra lande selvagge e primitive e lampi futuristici, solo pochi frammenti di clarinetto ci conducono verso territori più familiari ad acquietare almeno momentaneamente l’inquietudine. In The Hunt a far da solista sono percussioni e batteria, mentre in sottofondo si agitano suoni plumbei in un’atmosfera di latente tensione. The Supper è sospesa fra rumorismo e incanti vocali, inutile e impossibile cercare di capire la provenienza della maggior parte dei suoni. Il lungo brano finale The Prey On Rulers ci proietta in un clima intenso e minimale, le sonorità ancestrali e ataviche, i Senyawa partono sempre dagli strumenti tradizionali delle popolazioni della giungla, si incontrano con l’improvvisazione dei musicisti australiani di impostazione jazzistica. Il risultato è un brano di ambient oscuro evidentemente influenzato dai momenti cupi vissuti durante i duri lockdown imposti sia in Indonesia che in Australia, un universo claustrofobico in cui affiora la voglia di libertà, chi ascolta non sa se si trova in una cerimonia sciamanica o in un desolato futuro distopico. Meno devastante ed esaltante dei dischi del duo di Giacarta, Sujud è un disco terribile e bellissimo, anche questa collaborazione ha però il merito di offrirci una musica sperimentale, dai suoni insoliti e dalla forte intensità emotiva e che si rivelano sempre più a ogni ascolto.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

Video

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