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14 Maggio 2021 , ,

Three-Layer Cake Stove Top

2021 - RareNoise Records / Goodfellas
[Uscita: 14/05/2021]

Musica totale, si diceva una volta. E a volte lo si diceva a proposito di quelle espressioni sonore non bene identificabili e difficilmente definibili che racchiudevano nel loro contesto frammenti di musiche ben diverse tra loro ma che si amalgamavano alla perfezione in un ossimorico unicum composito ma allo stesso tempo integro. Sarebbe il caso di tirare fuori dal cassetto quella vecchia definizione anche per questi invece nuovissimi Three-Layer Cake, micidiale ed eterogeneo trio che vede all’opera, in quest'album fresco di stampa, "Stove Top", Mike Watt (Minutemen, Firehose, Iggy & The Stooges) con il suo tonitruante basso elettrico a condurre le danze, Mike Pride (Anthony Braxton, Millions Of The Dead Cops e mille altri) alla rutilante batteria, percussioni varie nonché folate di organo e magici tocchi di glockenspiel e Brandon Seabrock (Nels Cline, Anthony Braxton, Seabrook Power Plant e molti altri) alla chitarra elettrica, banjo, nastri registrati e marchingegni vari. Se il risultato finale è quello che a volte non si capisce bene chi suona cosa (lo straniante e quasi hasselliano suono di simil-flicorno in A Durable Quest o gli arcani violini in Tiller) è altrettanto vero che di grande risultato si tratta. I tre provetti strumentisti e compositori infatti non si (ci) fanno mancare nulla in un coacervo sonoro di grande creatività, improvvisazione e immensa fantasia. Se la chitarra gracchiante e incendiaria che si muove in Big Burner è convulsa e acida con vari registri musicali che si sparpagliano come schegge sonore, il banjo saltellante di Beatified, Bedraggled And Bombed che apre l’album ci fa dimenticare il country per cui sembrerebbe stato predestinato, prodigandosi in una sorta di jazz assolutamente trasversale che si ripete nella zappiana (grazie al glockenspiel-marimba) Tiller dove il basso di Watt sembra essersi gemellato con quello di Hugh Hopper dei Soft Machine più oltranzisti, mentre Luminos Range-Anxious Valve ci trasporta con le sue progressioni chitarristiche in universi crimsoniani salvo sfociare poi in un avant-funky inaspettato. E se le due perle di un album tutto bellissimo e intrigante sono la splendida, lenta e onirica Shepherds con una chitarra gemente che ricorda la suadenza di quella del miglior Bill Frisell e la magnifica Primary Fuel che flirta con il rock, quest’ultima paroletta si attanaglia per bene anche alla conclusiva Ballad Of The Gobsmacked e alla già citata Tiller, sempre che per rock si intenda più un’attitudine che un suono banalmente definito. Musica totale, quindi, per palati (orecchi e cervelli) esigenti tra frammenti di rock, funky, free jazz, dub, rumorismi e sperimentalismi vari, per questa torta a tre strati da scoprire ascolto dopo ascolto per assaporarla come si deve e comprenderne la grandezza e l’indiscussa creatività.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali

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