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14 Aprile 2020 ,

Laura Marling Song For Our Daughter

2020 - Chrysalis Records
[Uscita: 10/04/2020]

“Con tutto quello che sta succedendo in questi giorni ho pensato fosse giusto anticipare l’uscita del mio nuovo album (era previsto a Agosto), sono felice che possiate averlo nelle vostre mani visto che è essenzialmente un pezzo di me, sperando che possa darvi un po' di conforto se non proprio di gioia, come un qualcosa che ci unisca”. Le parole di Laura Marling sono la migliore introduzione possibile a questo “Song Of Our Daughter”,  suo settimo parto discografico che vede la luce in un momento che definire drammatico appare riduttivo. “Solo l’amore ci salverà” è la frase che si sente ripetere spesso e i motivi per innamorarsi di questo disco incantevole sono davvero tanti. Forse saremo un po' di parte ma dobbiamo confessare che la grande stima e ammirazione che nutriamo verso la biondissima inglese viene da molto lontano, risale infatti al 2008 il suo primo album. “Alas, I Cannot Swim”, ben lungi dall’essere un capolavoro ma che già evidenziava la scrittura da grande songwriter, a dispetto dei soli 18 anni detenuti dalla nostra. Adesso Laura ne ha 30 ed ha una facilità di scrittura che ben poche colleghe possono vantare, diciamo la sola Julia Holter e sua santità PJ Harvey. “Song Of Our Daughter” è un album di valore assoluto, arriva tre anni dopo l’ottimo “Semper Femina” mentre in mezzo c’era stata l’interessante e riuscita collaborazione con Mike Lindsay chiamata Lump. In fase di produzione si è consegnata  ancora una volta nelle mani del bravo Ethan Johns, figlio del noto Glyn Johns (Who, Led Zeppelin, Rolling Stones) ed il risultato è per l’ennesima volta vincente, dieci canzoni per 36 minuti in compagnia della voce della Marling, che risulta difficile non accostare a quella della grande Joni Mitchell. Ma la signora del Berkshire ci mette molto del suo, sia nelle tracce più minimali, vedi alla voce Only The Strong, Blow By Blow, Song For Our Daughter e Fortune, un magico poker di songs messe una dopo l’altra, suoni e atmosfere che rimandano alla migliore tradizione dei songwriters a cavallo fra i sixties ed i seventies. Ma in questi solchi è tutto un susseguirsi di emozioni, la morbida voce della Marling nella malinconia che traspare a più riprese sembra lottare contro il dolore di questi giorni terribili, con titoli programmatici come The End Of The Affair, pieni di speranza come Hope We Meet Again, infine verso la  conclusione minimale affidata a una canzone come For You. L’album è stato ispirato dalla lettura del libro “Letter To My Daughter” di Maya Angelou, pure attivista per i diritti umani ed è difficile classificarlo come autobiografico, magari il titolo dell’album potrebbe fare riferimento alla stessa Laura nella sua adolescenza o far pensare a una figlia immaginaria, quella che la Marling non ha ancora messo al mondo per tutte le paure e atrocità che questo ci regala ogni giorno. Lo spirito femminista dell’inglese esce nuovamente con forza da questo lavoro (l’essere donna nell’anno 2020 o le stesse ferme dichiarazioni che erano racchiuse nel precedente “Semper Femina”). L’album uscirà fisicamente soltanto a settembre e dobbiamo quindi ringraziare l’inglese per averci regalato queste 10 meravigliose canzoni con tanto anticipo. La produzione di Johns è al solito impeccabile, nessun pesante arrangiamento intacca la purezza di queste canzoni, la migliore colonna sonora possibile per rendere meno amare le nostre giornate di isolamento totale.

 

Voto: 8/10
Ricardo Martillos

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