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3 Ottobre 2020 ,

Eivør Segl

2020 - V2 Records
[Uscita: 18/09/2020]

Si intitola “Segl” - “sigillo” in danese e faroese – l'ultimo album di Eivør che potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione a livello internazionale dell'artista originaria delle isole Farøer. La talentuosa cantautrice attiva fin dal 2000, anno dell'omonimo debut-album “Eivør Pálsdóttir”, vanta una ormai ventennale carriera in cui ha dimostrato un raro eclettismo che l'ha portata ad inserire nella propria musica elementi folk della sua meravigliosa terra d'origine, art-pop, jazz ed elettronica. Questi elementi, uniti alla splendida e versatile voce della cantante, danno vita ad un personalissimo stile in cui tradizione nordica ed avanguardia vanno a braccetto, e “Segl” è solo l'ultimo, ambizioso tassello di una ormai vasta quanto audace discografia. Nonostante la musicalità della lingua natia, Eivør cerca di raggiungere un pubblico più internazionale adottando l'inglese per la maggior parte dei brani: per chi ancora non la conoscesse e trovasse inattesa l'armoniosa melodia del faroese, i tre soli brani del disco composti in questa particolare lingua affine al danese (Mánasegl, Stirdur Saknur e Gullspunnin) posseggono una combinazione di passionalità ed epicità davvero unica, che spingeranno assai facilmente l'ascoltatore ad approfondire anche le precedenti releases dell'artista. Nelle canzoni di “Segl”, l'uso dell'elettronica e soprattutto della voce ci ricordano un'altra grande voce femminile che no, non è l'islandese Björk, con cui Eivør condivide certamente l'espressività vocale ed il desiderio di sperimentare nuovi approcci sonori, bensì la divina Kate Bush: l'uso degli acuti, l'epicità solenne delle atmosfere e la luminosità sinestetica emanata dalle dodici canzoni dell'album rievocano molto la direzione artistica intrapresa dall'artista britannica a partire dagli anni 2000. Ad ispirare la musica di Eivør è sempre la sua terra meravigliosa, il verde arcipelago “delle pecore” battuto dal vento e dalle onde del Nord che hanno plasmato nel corso dei secoli un paese dal fascino unico: le canzoni dell'artista originaria del piccolo villaggio di Syðrugøta portano la nostra immaginazione in queste terre lontane non ancora troppo toccate dal turismo di massa. La voce di Eivør Pálsdóttir è proprio figlia di questi elementi naturali ed esprime l'animo di un popolo silenzioso e composto, ma allo stesso tempo amante dello sport e della musica: in queste dodici canzoni troviamo desiderio di evasione (Let It Come e Skyscrapers), passionalità (Only Love, splendido duetto con l'islandede Ásgeir) e profonde riflessioni esistenziali (Truth e Patience) alle quali l'artista grazie alla sua splendida voce dona una struggente intensità che ammalia l'ascoltatore. “Segl” è un album in cui nulla è lasciato al caso: oltre alla splendida voce della cantautrice, l'album beneficia di un'importante opera di produzione fra vari studi di registrazione a Tórshavn e Copenhagen, che hanno visto la partecipazione di un gran numero di sessionist e ingegneri del suono. Il risultato è un'opera curata nel minimo dettaglio, dotato di visionarietà cinematografica – l'esperienza nella soundtrack della serie TV inglese “The Last Kingdom" ha certamente influenzato questo aspetto – e di un forte pathos emotivo. Album ambizioso ed ispirato, “Segl” è un'opera priva di punti deboli e curata in ogni aspetto che propone un pop particolare, capace di unire istanze elettronica e folk confermando internazionale del talento di Eivør, artista sofisticata ed espressiva dallo stile unico.

Voto: 8/10
Fabio Rezzola

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