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1 Settembre 2013

Franz Ferdinand RIGHT THOUGHTS, RIGHT WORDS, RIGHT ACTION

2013 - Domino Records
[Uscita: 27/08/2013]

franzNon fatevi trarre in inganno dalla copertina che mette in contrapposizione i Franz Ferdinand a tutto ciò che è giusto e retto, ovvero quei “Right Thoughts, Right Words, Right Action”. Non cascateci, non hanno osato così tanto. Anzi, è proprio qui la questione: agli scozzesi è mancato il coraggio di risalire la corrente con un lavoro audace, che navigasse oltre i soliti lidi e in grado di dare un senso all’etichetta di band emergente che si portano addosso ormai da parecchio tempo. Questo disco è il solito disco dei Franz Ferdinand, e bisogna parlare del “solito disco” perché quell’etichetta si è staccata ormai, dopo cinque uscite discografiche tra le quali solamente la precedente “Tonight” ha mostrato un certo talento. Tuttavia sarebbe ingiusta una bocciatura senza appello per un disco che, comunque, è capace di essere agile e incisivo, con un’ottima frequenza nella prima metà dell’album, anche se dopo aver scollinato rallenta improvvisamente. Nei solchi di “Right Thoughts, Right Words, Right Action” si intrecciano le melodie pop, di quelle che entrano in testa e ci rimangono, e i riff chitarristici che, come già nei primi due album, recuperano la crudezza del garage e l’insistenza del post-punk. Kapranos e soci sanno, dunque, essere frivoli e briosi nelle loro tracce migliori, quanto prevedibili e fiacchi, quando il retroterra è un pop dai toni smorzati e privo di carattere.

 

Franz_FerdinandIl rock suonato dalla band è sempre molto leggero, seppur piacevole nel suo scorrere spedito, ma abbandona le sperimentazioni elettroniche di “Tonight” a scapito dell’originalità, preferendo suoni dance, che spesso suonano però scontati. L’album si apre con Right Action, traccia brillante che si giostra tra il ritornello orecchiabile e il vigore del rock, illudendo, vista la carica elettrica che mancherà nel seguito. Molto simile, per l’atmosfera post-punk e per l’effervescenza, è Bullet che esplora territori new wave senza mai allontanarsi dal padre pop. Stand On the Horizon, Fresh Strawberries e The Universe Expanded cedono vertiginosamente in intensità, ma non riescono ad essere né corpose né profonde, mentre Evil Eye è troppo synth-pop per essere vera. Il compito (riuscito) di chiudere l’album è affidato a Goodbye Lovers And Friend, traccia che trova la migliore amalgama tra gli strumenti, con un condimento di elettronica, e si chiude con un saluto all’ascoltatore: “You can laugh as if we are still together/ But this really is the end”. I trenta minuti abbondanti di questo lavoro si riavvicinano ai primi due lavori dei Ferdinand, ma perdono le virtù che avevano reso celebri i quattro scozzesi: quella grinta alla Libertines e quella raffinatezza alla Strokes che miscelate al meglio sono esplosive. E pensare che gli stessi Ferdinand a metà anni ’00 facevano pensare di essere in grado di seguire le tracce dei Blur, dando nuova linfa al brit-pop. Se fu un abbaglio collettivo non lo sappiamo, però è certo che rispetto a “Right Thoughts, Right Words, Right Action” il rock è un’altra cosa.

 

Voto: 6.5/10
Simone Pilotti

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