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21 Ottobre 2019

Midnight Lilacs Feat. Marc Ribot Midnight Lilacs

2019 - UR Records
[Uscita: 10/10/2019]

Da molti anni è in auge la contaminazione musicale tra stili e sonorità appartenenti al mondo della tradizione, o del pop più sfacciato, con quelle del jazz e delle avanguardie. Anche in Italia abbiamo validi esempi, come Don Antonio o Extraliscio, e in codesto ambito potremmo collocare questo progetto del collettivo Midnight Lilacs, uscito nel 2013 in LP e adesso ristampato in CD. Motore del gruppo è la formidabile sezione ritmica composta da Danilo Gallo al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria, membri di formazioni come Guano Padano, El Gallo Rojo, del magnifico quartetto Tinissima con Francesco Bearzatti e Giovanni Falzone, e con molte esperienze da session men, coi più interessanti e spericolati interpreti del jazz, del rock e della canzone d'autore. Con loro il polistrumentista Chris Speed, collaboratore di John Zorn e Uri Caine, qui al sax tenore e al clarinetto, e Marc Ribot, che si spera non abbia bisogno di presentazioni, alla chitarra. L'inizio è da far tremare i polsi: l'ascoltatore più stagionato, ascoltando Curame, penserà “dove l'ho già sentita”, per poi riconoscere le note di Pensami, successo del leggendario crooner e playboy Julio Iglesias, trasformata in sghemba ballad desertica. Nel disco si alternano brani autografi dei quattro componenti, standards latini, un tema swing, Bouncing Around, e un tema del grande Paul Motian, Introduction. L'atmosfera generale è però omogenea, con la chitarra, suonata da Ribot col suo stile inconfondibile, ad essere maggiore protagonista. Ottimo esempio Delancey Waltz, in cui il chitarrista, anche autore, svisa blueseggiando, creando l'impalcatura armonica del brano e fornendo il controcanto al malinconico clarinetto di Speed. Il sassofonista non è comunque mero comprimario; prende a solo brevi, ma magistralmente costruiti, che evitano i rumorismi e risultano sempre molto cantabili, costruendo il tono dominante del disco. Notevole il lavoro della sezione ritmica, che senza mai strafare realizza figure apparentemente semplici ma molto ricercate. Atmosfere tra dancing, vecchi film e realismo magico, ma si sfocia anche nel rock, in Neuenburgestrasse, scritta da Danilo Gallo, e in Beranche, dove il tema iniziale un po' retro viene trasfigurato da una chitarra molto più distorta e da un sax molto più cattivo. Le tradizioni rivisitate con gusto, rispetto e un po' di humour. Disco godibilissimo.

Voto: 7/10
Alfredo Sgarlato

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