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15 Ottobre 2020 ,

Le Bandesonore Merismo

2020 - Autoproduzione
[Uscita: 02/10/2020]

Quattro lunghi brani a guisa di altrettante suites per oltre un’ora di magnifica musica è quanto propongono Le Bandesonore in questo loro primo album. Quattro lunghi brani, tra composizioni e improvvisazioni, con rimandi e citazioni degli stessi ognuno all’interno di un altro a creare un unicum coerente e uniforme. E se la cifra stilistica è principalmente da riferire al jazz, mai jazz fu contaminato in mille rivoli e geniali situazioni. Progressive Jazz si potrebbe infatti definire questa musica che spazia, pur essendo piuttosto lontana l’eco di Canterbury, dall’asciuttezza e dal rigore degli Henry Cow più compatti e oltranzisti come accade in Tutto Per Una Ragazza (titolo riferito all’omonimo romanzo di Nick Hornby) nonostante la liquidità del soave pianismo che conclude il brano (Valeria Antenore) fino alla cavernosità del sax baritono di Edoardo Fiorini, anche autore di tutti brani, che scandisce riff kingcrimsoniani (Ostinazione) da fare invidia a Mel Collins, oltre a intrecciarsi mirabilmente con il sassofono tenore di Danilo Raponi in un intersecarsi magico e fluente. Lo stesso Fiorini antitesizza se stesso dividendosi tra il suono reboante del baritono e il lirismo sottile e cinematografico del sax soprano che, oltre ad apparire in altri brani, apre la splendida suite Resistenza che vede la chitarra elettrica di Marco Mastrantonio svisare con impeto rock, la batteria convulsa di Andrea Daranghi sostenere con forza il sax tenore che urla, si contorce, geme, si rilassa per poi strozzare ancora le sue note fino all’arrivo di un magnifico pianoforte solitario che si prodiga in modalità di musica classica da camera suscitando emozioni non comuni. In conclusione la lenta, bellissima ed eterea Il Clown Invisibile, guidata da delicati arpeggi di chitarra, propone un assunto di jazz più tradizionale, ancorché magnifico, che termina in un elegiaco e lento riff quasi bandistico nella sua mesta cadenza. Jazz, con misurate e deliziose piccole spruzzate di elettronica, nella più ampia accezione del termine, quindi, in questo ottimo album che dimostra una volta di più quante gemme brillanti e purtroppo sconosciute ai più, si nascondono tra le migliaia di situazioni musicali del nostro paese. Autoproduzione impeccabile e resa sonora più che notevole. Come si diceva una volta: musica da non consumare.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali

Audio

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