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25 Aprile 2020 ,

Joe Ely Love In The Midst Of Mayhem

2020 - Rack'em Records
[Uscita: 17/04/2020]

Bisogna giungere alla bellissima Cry, settima canzone, sulle dieci che compongono questo album di canzoni di “amore ai tempi del caos”, per ascoltare un brevissimo e lancinante assolo di chitarra elettrica in questa nuova e deliziosamente sommessa produzione del leggendario cantautore texano. Trattasi infatti di canzoni ovattate e delicate rivestite di una strumentazione scarna e basilare, quasi unplugged e senza orpelli di sorta, dove la fisarmonica del vecchio sodale Joel Guzman è protagonista ben più di una volta, con l’unica eccezione di Glare Of Glory, brano strumentalmente più elaborato che chiude l’album con toni circensi e clowneschi quando non da Luna Park. Il resto, il bellissimo resto, è composto da brani prevalentemente acustici con pochi tocchi strumentali a volte quasi impalpabili come il vibrafono sottotraccia che insieme a una discretissima steel guitar concede un retrogusto esotico-messicano alla deliziosa You Can Rely On Me. Nonostante l’americanismo dell’autore e i suoi lontani trascorsi musicali non vi è traccia di country in questa produzione di canzoni d’autore di tipico songwriting d’oltreoceano che Ely, pur essendo inedite, ha ripescato stupefacentemente dal passato più remoto e prossimo considerando che alcune di esse hanno circa cinquant’anni mentre altre sono recentissime. Garden Of Manhattan sembra infatti rubata al songbook dello Springsteen più “tranquillo”, così come la splendida e raffinatissima Dont Worry About It, punto più alto di un album bellissimo e scintillante come ancora confermano la delicata e intimistica Soon All Your Sorrows Be Gone per sole chitarra acustica e fisarmonica che apre l’album o Your Eyes condotta semplicemente da un delicato pianoforte e chitarra acustica. Un album che si pone sulla scia del classico songwriting americano senza offrire nulla di nuovo ma confermando l’indiscusso talento di Joe Ely e che esalterà senz’altro gli esegeti del genere e, perché no, i fan di Leonard Cohen col quale, benché non vi sia una vera similitudine musicale, c’è senz’altro una connivenza attitudinale. Vecchi leoni che ancora non demordono, anzi, mordono.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali

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