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11 Dicembre 2020 ,

La Città Di Notte La Città Di Notte

2020 - Solid Music/Talk About Records/Goodfellas
[Uscita: 11/12/2020]

La Città Di Notte” non è solo la ragione sociale di questo interessante e delizioso quartetto sardo, ma anche il titolo dell’album e di una delle canzoni più ispirate in esso contenute, una splendida e lenta ballata slow-jazz dal sapore notturno e chiaroscurata dal bellissimo contrasto tra voce e pianoforte. E’ dunque questa la cifra stilistica di questa band all’esordio discografico che propone un incrocio felice tra la canzone d’autore italiana e certo blues-jazz dalle mille sfumature. Diego Pani alla voce, Andrea Schirru al pianoforte, Edorado Meledina al contrabbasso e Frank Stara alla batteria, propongono brani asciutti, lineari e senza sovrastrutture intellettualoidi che si dividono tra lente ballate intimistiche con testi più che interessanti a divertissement scintillanti tra swing e shuffle con testi piacevoli e delicatamente umoristici. Alla prima parte appartengono la title-track già citata, la lenta soft ballad in odore di jazz St. John’s, la crooneriana Una Lettera, e la bellissima Solo, anch’essa rivestita di tutti crismi di un soft jazz di grande atmosfera, mentre nel reparto “divertiamoci insieme” fanno spicco il blues-swing Il Giorno In Cui Morirò che pare tratta dal songbook di Dr. John e delle band shuffle di New Orleans, la buscaglionesca Cosa Ne Hai Fatto Di Me, e la stessa Buscaglione che sia nel titolo, nel testo e nello stile, conferma l’influsso del vecchio Fred che avevamo in precedenza percepito ascoltando altri brani. E ancora abbiamo il blues pianistico di Gospel Della Fine del Mondo, la quasi parlata e gridata 190-26 che ricorda il primissimo e più interessante Lucio Dalla, il blues sghimbescio di Vecchio Amico e il divertente swing stile anni ’40 di Belzebù. Album piacevolissimo, quindi, con più di un motivo di interesse nella sua struttura cantautorale con sottofondo jazz, nella qualità dei testi rigorosamente cantati in italiano e nella sua ispirata interezza. Se da qualche parte, Dr. John, Fred Buscaglione e, perché no, Natalino Otto, potessero ascoltare questa musica non potrebbero fare a meno di applaudire. E noi con loro.

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

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