El Santo Il Giorno Dopo Il Lieto Fine

La foto di copertina de ”Il Giorno Dopo Il Lieto Fine” ritrae una vecchietta sorridente seduta su un cavalluccio a dondolo, di quelli che si regalavano ai bambini degli anni ‘70, residuato di un’epoca ancora non contaminata dall’avvento dei primi videogiochi. In quello scatto si ritrova in qualche modo tutto il senso del nuovo album dei milanesi El Santo, ovvero quello di fermare il tempo ad un momento di purezza ed assenza di sovrastrutture portate dal disincanto dell’età matura. La musica de “Il Giorno Dopo Il Lieto Fine” è fieramente anacronistica nel senso migliore del termine, cristallizzata nel suo rimestare in umori rock risalenti alla transizione generazionale degli anni ‘90. Ogni brano porta un suo carico di inquietudine che rimanda alle asprezze dei Marlene Kuntz (spesso la voce sembra seguire i percorsi di Cristiano Godano) così come degli Afterhours, comprese le lacerazioni grunge-noise del chirarrismo alla Sonic Youth. Pensiamo all’opener Benzodiazepina, con la sua apertura carica di obliquità psichedelica, alla successiva Skin, immersa in un’aura di magnetica malinconia emo-core, oppure a Se La Sete Deve Bruciarmi che ricorda il folk oscuro e terrigno di Cesare Basile con il suo moto di armonia circolare ed ipnotica. La Voce Che Ho In Corpo, poi, è uno scrigno fragile di emozioni incartate in una sezione di fiati che sanno di orizzonti infiniti; Paradisi Pratici ha un urticante riff stoner saturo di fuzz che apre la strada al decadentismo pseudo-beatlesiano di Nulla Si Distrugge ed in chiusura l’acustica pulita di 18 Agosto pone un sigillo cantautorale su un brano che si dilata su strutture di magniloquenza alla Pink Floyd. La vera forza di questi nuovi undici brani è data da un nucleo di storicità che li attraversa e che appartiene a tutti coloro che hanno vissuti quegli anni, il tutto senza restare impantanati nelle secche del passato. Riteniamo, comunque, che El Santo sia un progetto destinato a dischiudersi verso direzioni ancora più personali, considerate le ottime capacità di scrittura.