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13 Aprile 2021 ,

Glasvegas Godspeed

2021 - Go Wow Records
[Uscita: 02/04/2021]

È stato un silenzio insolito e preoccupante, quello che ha tenuto i Glasvegas lontani dagli studi per ben otto anni dopo il flop di “Later...When The TV Turns To Static”, un album accolto in maniera certamente positiva dalla critica e dai fans di vecchia data che, tuttavia, non ha certo avuto i riscontri commerciali attesi dalla BMG. Rimasti nel frattempo in una formazione “falso trio” composta dai i soli cugini James (vocalist) e Rab Allan (chitarra) con il bassista Paul Donoghue, a seguito dell'addio della batterista Jonna Löfgren, i Glasvegas sembrano aver trovato nuove energie e voglia di proporre la propria musica, fondando la propria label “Go Wow Records” ed annunciando nel 2020 l'atteso ritorno con il quarto LP “Godspeed”, ad oggi pubblicato solo in formato digitale. Caratterizzato da un artwork chiaramente ispirato al primo 33 giri del Re Elvis Presley, “Godspeed” è un disco che ci propone un rock alternativo senza fronzoli, in cui possiamo assaporare tanto la consueta grinta degli scozzesi, quanto un implicito desiderio di rivincita. Le musiche prodotte dal trio sembrano figlie dello strano periodo che stiamo vivendo dal 2020 ad oggi, caratterizzate come sono da atmosfere cupe e fumose sulle quali si erge il canto intenso e sofferto della bellissima voce di James Allan, capace di conferire una profonda drammaticità e pathos agli undici pezzi dell'album, come possiamo in particolare sentire nella title-track - simbolicamente posta come brano finale del disco, brano in crescendo di particolare intensità in cui tutto è affidato alla voce di James – e in altre magnifiche canzoni come Dive, In My Mirror e Keep My Space, trittico in cui i Glasvegas fondono alla perfezione una certa nostalgia degli Eighties e il tono tra rabbia e nostalgia di una classica giornata di pioggia scozzese. Punto di forza di tutte le canzoni di “Godspeed”, album che dopo ripetuti ascolti non viene mai a noia, è la statuareità plumbea e massiccia dei brani, dove la combinazione fra il corposo sound degli strumenti e il profondo canto di James Allan si traduce in un'inattesa epicità pregna di sentimento. Un atteso ritorno che ci conferma come i Glasvegas siano ancora tra noi, più brillanti e ispirati che mai, dunque:  Viva Glasvegas!

Voto: 7/10
Fabio Rezzola

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