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29 Marzo 2021 ,

Time Haven Club Gathered At Dusk

2021 - M.P. & Records / G.T. Distribution Music / Edizioni Musicali Micio Poldo
[Uscita: 22/03/2021]

Sappiamo fin troppo bene che chi abbia l’ardire di suonare il progressive nel terzo millennio va incontro a difficoltà di ogni sorta, compresa l’alta probabilità dell’indifferenza generale. Ebbene, proviamo a ribaltare la tendenza. È il caso di questi ardimentosi musicisti di Catania, i Time Haven Club (nati dalle ceneri dei Golconda, attivi fin dagli albori degli anni Novanta), che dopo aver realizzato nel 2017 un Ep alquanto pregnante, “Despite All This Darkness”, licenziano per i tipi della meritoria M.P. & Records, distribuzione G.T. Music, Edizioni Micio Poldo, questo lavoro sulla lunga distanza, “Gathered At Dusk”. Enzo Somma, voce e chitarra, Marcello Romeo, basso, Salvo Savatteri, chitarra solista, Gino Asero, tastiere, Concetto Santonocito, batteria, imbastiscono un sontuoso album di prog-rock, che recupera anche i tre brani del precedente Ep, con reminiscenze floydiane e rimandi d’alto livello ai migliori Marillion. A partire dall’incipit, Black Dot, dove le chitarre graffiano il molle tessuto scuro dell’insieme, prima di planare su soffici tappeti progressive dalla linea sognante. Dance Of Krampus ricalca il solco del brano inaugurale, con intarsi di tastiere alquanto efficaci, mentre nella lunga suite di Despite All This Darkness, oltre dodici minuti, è condensata tutta la poetica della band etnea: scale armoniche di gran pregio, mutamenti repentini di ritmo che non di rado s’innalzano a sonorità hard-rock, prima di riapprodare su piani di soffuso progressive, nella migliore tradizione del genere. Altre tracce che ci paiono degne di particolare menzione: la notevole Seas Of Prayer, distesa armonica dai toni crepuscolari e imbevuti di colori pastello, con la chitarra solista in ottima evidenza; la soffice filastrocca di Almost Me, con Valeria Ronsisvalle e Chiara Monaco alle voci aggiuntive; l’incisiva ed eponima suite finale, Gathered At Dusk, undici minuti di sontuoso prog-rock in cui chitarra, tastiere, batteria e basso, pulsano all’unisono, disegnando arabeschi di pura luce vesperale. Infine, un gran bel disco, invero. Verrebbe da dire: “prog on”! Benvenuti nella Bottega del Tempo dove ogni attimo ruota nell'eterno.

Voto: 8/10
Rocco Sapuppo

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