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30 Luglio 2015 ,

Exploding Star Orchestra GALACTIC PARABLES VOL. 1

2015 - Cuneiform Records, 2CD/3LP
[Uscita: 26/05/2015]

Stati Uniti  #consigliatodadistorsioni   

 

mazurekRob Mazurek, trombettista di Chicago classe 1965, è ben noto anche agli appassionati del rock, per le sue collaborazioni con Calexico, Tortoise, Stereolab, Jim O’Rourke, Sam Prekop. Nel mondo del jazz si sta imponendo, dall’inizio del nuovo millennio, come figura di spicco, sia nelle vesti di band leader che di compositore, oltre che di solista ineccepibile. Per il suo timbro squillante e per fraseggio è chiara l’influenza su di lui di Lester Bowie, indimenticabile tromba dell’Art Ensemble of Chicago, filiazione ben chiara sin dai nome delle formazioni che Mazurek guida, Chicago Underground Duo, col batterista Chad Taylor, e poi di volta in volta trio, quartet, orchestra. Dal 2000 al 2005 vive in Brasile dove forma i Sao Paolo Underground, per poi tornare a Chicago, dove ispirato da un progetto congiunto ideato dagli istituti culturali di quella città forma la Exploding Star Orchestra, con lo scopo di continuare la tradizione delle avanguardie locali (sembra un ossimoro ma non lo è).

 

Mazurek diventa molto apprezzato anche in Italia, ed è proprio il festival di Sant’Anna Arresi, “Ai confini tra Sardegna e jazz”,  a commissionargli la suite “Galactic parables” che esegue dal vivo il 28 agosto 2013, trasmessa anche da Rai Radio3 (sul CD 1). Il secondo CD riporta un’altra esecuzione della suite, eseguita al Chicago Cultural Centre il 18 ottobre 2013, con rob_mazurek_eso-credit_paulo_borgia-650x400una formazione leggermente diversa: abbiamo in più un’altra figura di spicco dell’avanguardia chicagoana, la flautista Nicole Mitchell, ma mancano Taylor e i collaboratori brasiliani di Mazurek. I brani, tutti composti da Rob, sono molto lunghi, e posizionati diversamente nei due concerti. La fonte di ispirazione per i testi (di Damon Locks degli Eternals) è la fantascienza, soprattutto quella di Samuel Delany, uno dei pochi esponenti afroamericani del genere, autore molto impegnato politicamente, e quella di Stanislaw Lem, il filosofico autore di “Solaris” e “Stalker”.

 

Si mescolano molte influenze, oltre a quella dell’Art Ensemble: il Miles Davis elettrico, Sun Ra, il tropicalismo brasiliano. Non si tratta di musica di facile ascolto, specie nei momenti improvvisati dai solisti: Jeff Parker per esempio usa la chitarra in modo molto diverso da Maurek-Mitchell-ESO-credit_Lauren_Deutschcome l’abbiamo conosciuto coi Tortoise, tortura le corde come fosse Derek Bailey o Hans Reichel; però non mancano i momenti swinganti, i riff di fiati che farebbero persino venire voglia di ballare. Non mancano infatti i momenti fortemente ritmici, con basso e batterie sugli scudi. In questi frangenti ritroviamo la tradizione dell’Art Ensemble e di Sun Ra, che sapevano unire le radici popolari del suono afroamericano con le sue avanguardie più colte. Un lavoro da consigliare agli appassionati del genere. Se non conoscete Mazurek, che, ribadiamo, è uno degli artisti più importanti del jazz moderno, consiglieremmo di partire dai dischi incisi coi piccoli combo a nome Chicago Underground. 

 

Voto: 7/10
Alfredo Sgarlato

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