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10 Novembre 2014 , ,

Weezer EVERYTHING WILL BE ALRIGHT IN THE END

2014 - Republic/Universal
[Uscita: 07/10/2014]

USA
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chiedete a 100 appassionati di rock se si ricordano di Weezer da quasi tutti sentirete rispondere: sì ok, sono quelli di Buddy Holly e del suo video che ha girato per anni su Mtv, che in epoca pre-internet dettava gusti musicali (in maniera quantomeno discutibile) per lo sciame di teenagers che stavano per ore incollati alla televisione. Oltre a quella pure una canzone pure Undone (The sweater song) ebbe un notevole airplay grazie al video girato da Spike Jonze, regista poi affermatosi tra i più promettenti delle ultime generazioni. Ambedue le canzoni erano comprese nell'omonimo album di debutto "The blue album"(1994), da sempre considerato il loro disco migliore nonché un piccolo capolavoro pop punk dei novanta. Dietro la consolle sedeva l'ex Cars Rick Ocasek, da sempre fenomenale quando si tratta di dischi simili. Il problema per Weezer è sempre stato eguagliare quel disco, i 3 dischi di platino venduti se da una parte hanno significato ed assicurato una tranquillità economica oltre alla giusta visibilità su scala mondiale dall'altro hanno di fatto ingabbiato la band, incapace in seguito di ripetersi a quei livelli. A dimostrazione di ciò, dopo l'uscita di "Pinkerton" (1996), secondo lavoro, la band quasi per rifiatare e prendere coscienza della sua popolarità si prese una lunga pausa di ben 5 anni, una enormità per un gruppo di successo.

 

weezerPure quest'ultimo album, "Eveything will be alright in the end" giunge a 4 anni dal precedente e si rivela un disco molto piacevole, di certo il loro migliore da molto tempo a questa parte. Niente di che gridare al miracolo ma scorre via che è una bellezza, piacerà tantissimo ai ragazzotti yankee americani che girano con le cuffiette in testa anche quando pranzano o vanno in bagno. Della formazione originale è presente il solo frontman Rivers Cuomo che ha scritto tutti i pezzi oltre al batterista Patrick Wilson. Completano il quartetto di Los Angeles Brian Bell alla chitarra e Scott Shriner al basso che ha sostituito Mikey Welsh, morto in circostanze misteriose nel 2011. I Weezer hanno più volte dichiarato di essere stati influenzati daweezer_live Nirvana e Pixies; l'ascolto dei loro dischi invece sembra rimandare al suono dei Green Day, anche se in loro la componente pop è più marcata. In quest'ultimo disco alcune canzoni sono davvero irresistibili, sparatevi in rapida sequenza Cleopatra, Go away, Cleopatra e Foolish father tanto per gradire. Tre ottime testimonianza del livello compositivo di Rivers Cuomo, ancora capace dopo 20 anni di scrivere pop songs apparentementi semplici ma con forza trascinante intatta. Eveything will be alright in the end  ha 13 tracce abbastanza veloci che dopo pochi ascolti entrano in testa e che mettono di buon umore. Non è di certo il disco che rinverdirà i fasti dell'irripetibile disco blue d'esordio ma è ok per un gruppo in azione da così tanto tempo.

 

Voto: 7/10
Ricardo Martillos

Audio

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