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18 Aprile 2015 ,

Band of Spice ECONOMIC DANCERS

2015 - Scarlet Records
[Uscita: 14/04/2015]

Svezia

 

band-of-spice-economic-dancer-recensione-660x660Che bei tempi gli anni ‘90. Quando Michael Amott metteva da parte le brutalità di Carnage e Carcass e si dedicava con gli Spiritual Beggars al mai sopito amore per l’hard rock e la psichedelia dei ‘70. Fu allora che ci innamorammo di capolavori come “Another Way to Shine” e “Mantra III” e della splendida voce, calda e roca, di Christian Sjöstrand, in arte Spice. Ne è passata di acqua sotto i ponti per il cantante svedese: l’abbandono successivo a “Ad Astra”, i discreti esiti della sua The Mushroom River Band, quelli altalenanti di Kayser e Spice and the RJ Band. Dopo “Feel Like Coming Home” (2010), ecco tornare il barbuto singer/songwriter con la rinnovata Band of Spice e questo “Economic Dancers”, undici brani in bilico tra roccioso hard rock radiofonico, derive settantiane e impennate romantiche.

 

Lo aiutano nell’impresa il chiarrista Anders Linusson e il batterista Bob Ruben (già complici nei Mushroom River), il bassista Johann ed il tastierista Hulk (non il calciatore dello Zenit). Spiace dirlo, ma l’esito è insufficiente. La voce di Spice è sempre una goduria per le orecchie, tuttavia sono le canzoni a non funzionare. L’impressione è evidente: band-of-spicemancando una buona penna, non ci si può poggiare soltanto su un’ugola dorata e sulla perizia tecnica dei musicisti. L’hard & heavy del gruppo risulta stantio e monocorde, non bastano i sussulti di Fly Away, l’Hammond ficcante di You Can’t Stop, l’epica Purple saga di Down by the Liquor Store o l’assalto boogie maideniano di You Know My Name a rianimare un piatto insipido. Economic Dancers spazia dal metal 80’s al sound West Coast, dal classic rock al catchy roll, senza mai trovare la quadratura del cerchio. Peccato, perché una voce come quella di Spice (che ha scritto i testi del disco sotto forma di concept su abusi, speranza, disperazione, forza e debolezze umane) meriterebbe ben altre pietanze. 

 

Voto: 5/10
Alessandro Zoppo

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