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17 Febbraio 2014 ,

Appaloosa TRANCE44

2014 - Black Candy Records/Audioglobe
[Uscita: 15/01/2014]

Appaloosa – TRANCE44La band livornese torna con la sua quinta prova discografica e ancora una volta, sulle prime, rimaniamo un poco disorientati. La loro miscela di post-core matematico ed elettronica sfugge infatti a semplici etichette ed anche quando abbiamo, in qualche modo, individuato dei punti di equilibrio attraverso i quali poterli codificare, gli Appaloosa si ripresentano cambiando la calibratura degli elementi costituenti tale amalgama. Una prima sostanziale differenza la riscontriamo immediatamente dato che, rispetto alle precedenti produzioni, il nuovo lavoro è stato quasi del tutto concepito, suonato e registrato dalla coppia Mazzantini-Zaninello (rispettivamente basso e batteria); manca all'appello quindi un altro componente storico, ovvero l'uomo dell'elettronica Simone Di Maggio, il quale però non rinuncia ad una collaborazione con i suoi vecchi compagni proprio nella traccia che dà il titolo all’album. Ma di elettronica in "Trance44" non ne manca affatto, semmai è il background dal quale i due attingono ad essere, per forza di cose, differente. Questa volta infatti Niccolò Mazzantini e Marco Zaninello, oltre a cimentarsi con i propri strumenti tradizionali, hanno assolto del tutto anche il compito di elaborare samples e suoni di matrice sintetica. 

 

Come risultato c’è da constatare quanto l'atmosfera che caratterizza l'intero album sia più scura che mai, un' atmosfera comunque complessa capace di richiamare alla mente nomi quali Cop Shoot Cop, Killing Joke, No Means No e Chemical Brothers fino a giungere al dubstep marcato Hyperdub, all' hip hop astratto delle prime produzioni Mo' Wax ed alla techno più martellante. Una trance music ossessiva, contraddistinta da sonorità ruvide ed al contempo torbidamente esotiche, che potremmo pensare come colonna sonora di un immaginifico film cyberpunk ambientato in un Oriente dove vecchie e nuove forme di misticismo si mescolano con una futuribile archeologia digitale. Una sorta di concept all'interno del quale risalta il respiro ipnotico e suadente di brani come Trance44 e Super Drug Bust; quest' ultimo, poi, si avvale della presenza della vocalist Marina Mulopulos, artista che abbiamo incontrato in passato al fianco di Almamegretta e Autobam. Rispetto soprattuto al precedente “Worst of Saturday Night” c'è però da constatare come "Trance44" soffra di un sound complessivo a tratti povero di profondità che rischia di penalizzarne l'ascolto in termini di godibilità. A conti fatti, comunque, anche quest'ultima tappa del percorso degli Appaloosa, posizionata nuovamente in territori musicali di confine, rivela una costante spinta verso la ricerca e la ridefinizione di uno stile che rimane in ogni caso originale e riconferma ancora una volta come la band toscana sia tra le più autentiche realtà presenti sul panorama della musica indipendente internazionale.
Buon ascolto.

Voto: 7/10
Aldo De Sanctis

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