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Optogram OPTOGRAM

2017 - Minus Habens Records-8 tracce-49 minuti
[Uscita: 19/05/2017]

optogramOptogram nasce nel 2013 dal sodalizio di due musicisti parmensi: Gian Maria Pizzi e Roberto Segreti, di origini napoletane. Nell’aprile 2015 esce “Ax4EO”, primo album autoprodotto che contiene i migliori sette brani realizzati nei primi due anni di attività. A due anni da questo primo esperimento (ritirato dalle piattaforme digitali e oggi introvabile) esce Optogram” su Minus Habens Records, che a tutti gli effetti segna un nuovo inizio per il duo. Anticipato dai singoli Bloody Faces (uscito il giorno di halloween 2016, accompagnato da un inquietante videoclip diretto da Rino Stefano Tagliaferro e influenzato dalle sonorità astratte e dalle ritmiche sghembe di Autechre e Aphex Twin), Where The Night Begins (uscito a Natale 2016) e Latex (uscito a febbraio 2017), Optogram è composto da 6 dei 7 brani inclusi in Ax4EO più Bloody Faces e l’inedita Eco. Consideratelo una raccolta o un album, ma il disco resta una release prestigiosa per il catalogo Minus Habens, che inaugura un sodalizio con uno dei progetti elettronici italiani più interessanti dell’ultimo lustro. Siamo alle prese con un viaggio nel lato oscuro dell’essere umano, ogni brano ne ritrae una ossessione o una deviazione: il mood dell’album è cupo, le influenze IDM, ambient, abstract, glitch, nu techno, downtempo e dubstep sono mescolate così abilmente tra loro da produrre alla fine un mix alieno e assolutamente personale.

 

avatars-000315225123-i8yiz0-t500x500Dalla più vecchia Nemo (2013) alla più recente Eco (2016), l’album ripercorre il viaggio sonoro di tre anni di Optogram: il duo deve aver tratto evidentemente ispirazione dal catalogo Warp degli ultimi anni, visto che possiamo tracciare influenze che vanno dai maestri dell’ambient (l’ultimo Brian Eno) e dell’ambient-IDM (l’Aphex Twin di “Syro”), ai precursori dell’abstract-glitch (gli Autechre di “Exai” ad esempio), dai maestri dell’ambient-downtempo (i Plaid di “Reachy Prints” o i Boards Of Canada di “Tomorrow’s Harvest”), ai precursori del connubio nu school breaks-idm (lo Squarepusher di “Ufabulum” su tutti), e non mancano influenze dub del maestro Adrian Sherwood disseminate qua e là. Ma non finisce qui: When The Night Begins è una poderosa traccia techno influenzata dall’LFO di “Sheath” svecchiata dal sound indie-electro-techno dell’ultimo Jon Hopkins, mentre in Eco ci sembra di ascoltare gli Underworld come se fossero stati remixati e (mal)trattati analogicamente da Helena Hauff. Prendete con le pinze questi riferimenti: è solo per farvi capire a grandi linee cosa aspettarvi da questo disco: il duo riuscirà a stupirvi con un sound personale e maturo (senza risultare mai derivativi), fresco e soprattutto sfaccettato, che non induce mai alla noia. Da citare la bellissima Fading, sognante traccia ambient dalle sonorità spaziali e dalle melodie malinconiche: l’album non poteva chiudersi in modo migliore.

 

optogramsingoloIl singolo digitale All Else Is A Distant Second è l’ultimissima composizione in casa Optogram non inclusa nell’album, ma acquistabile separatamente come singolo. E’ una bellissima traccia ambient-downtempo con suoni molto dilatati, adatta per essere utilizzata anche come colonna sonora. Optogram è un progetto musicale italiano che non teme il confronto con progetti simili internazionali, un duo da non perdere assolutamente di vista. Album e singolo soddisferanno i palati più esigenti e intransigenti tra gli estimatori dell’elettronica più ricercata degli anni ’90-’00-’10. 

 

Ascolta  All Else Is A Distant Second

 

Voto: 8/10
Diego Loporcaro

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