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13 Ottobre 2017 , ,

La Metralli LANIMANTE

2017 - A Buzz Supreme-Audioglobe
[Uscita: 15/09/2017]

Tra passato e futuro, folk ed elettro, experimental e pop. Sin dalle origini la formazione emiliana La Metralli ha amato combinare all'interno della propria proposta d'autore forme ed impressioni sonore, dando corpo ad un inusuale stile in bilico tra avanguardia e retrò per il quale ha coniato il termine avantique. Due pregevoli album - “Del mondo che vi lascio” e “Qualche grammo di gravità” -, un EP omonimo rilasciato nel 2012 che si aggiudica importanti riconoscimenti (il Premio Ciampi per i testi e la musica del brano Piovevo, la targa FIMI e il premio SIAE per gli arrangiamenti) e adesso un lavoro che possiede tutte le credenziali per confermare le buone impressioni sin qui destate. La Metralli, o meglio Meike Clarelli (voce, chitarra), Marcella Menozzi (chitarra elettrica), Davide Fasulo (piano, violoncello, electronics, synth, chitarra), Christian Pepe(contrabbasso/basso) e Cesare Martinelli (batteria) tornano alla ribalta in questi giorni con “Lanimante”, terzo capitolo discografico pubblicato dalla A Buzz Supreme, anticipato nel mese di maggio dal singolo Ellittica

 

Una nivea creatura con un buco nel petto (l'inquietante animale che dà il titolo al full-lenght) si staglia dall'art-work di copertina a simboleggiare il vuoto e l'inquieta umanità che abita in ognuno di noi. E' la timbrica magnetica della Clarelli - autrice anche dei testi - a guadagnarsi elegantemente il centro del proscenio in un lavoro di suggestiva matrice cantautorale in cui si alternano, senza La-Metralliperaltro alzare mai i toni, componenti acustico-folk e divagazioni elettriche. Di certo impatto appaiono le introspettive atmosfere di Terrestre e L'onda bianca, la solare ritmica di Un altro spritz ed il volitivo rock di Urlando i muri anche se è nell'ondeggiante epilogo dalle tinte jazzate Tigri e serpenti che si annida uno degli episodi chiavi de “Lanimante”Una ripartenza convincente, esattamente da dove ci eravamo lasciati quattro anni fa all'indomani di “Qualche grammo di gravità”. Il combo modenese non tradisce in termini di creatività, offrendo una prova di spessore (ottimi gli arrangiamenti) che ne evidenzia l'inequivocabile crescita artistica e che conferma la sua suadente vocalist (e compositrice) Meike tra le migliori del panorama nazionale. Un piacevole ritorno.

Voto: 7/10
Alessandro Freschi

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