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23 Settembre 2020 ,

Alison Mosshart Car Ma, Sound Wheel, Rise/It Ain’t Water (Lp + Libro)

2020 - Third Man Records / Domino Records
[Uscita: 07/08/2020]

Nonostante le gravi difficoltà, il periodo di lockdown ha saputo stimolare parecchio la creatività di alcuni artisti che, nonostante le circostanze, hanno dato alle stampe una serie di progetti interessanti e fuori dagli schemi. Fra costoro, merita una particolare menzione Alison Mosshart: a cavallo dei mesi di luglio e agosto 2020, la brava ed eclettica cantante di The Kills e Dead Weather, ha difatti pubblicato tre particolari progetti in cui ha saputo unire il suo amore per la musica, le arti visuali e il mondo dei motori. La prima uscita consiste in “Rise/It Ain't Water”, primo single solista di Mosshart esclusivamente stampato nel classico formato 7” 45rpm: a quattro anni dall'ultimo LP di inediti dei Kills e a due dall'ultimo single “List Of Demands/Stepping Razor”, una bella sorpresa per i fan della cantante originaria della Florida, che in due soli brani concepisce una breve quanto intensa esperienza audio-visiva. Per quanto riguarda l'aspetto musicale, ci troviamo di fronte a due brani ricchi di qualità ed ispirazione: “Rise” è uno splendido e graffiante garage blues che riporta ai tempi dei Kills del “Black Rooster EP”, in cui la ruvida voce di Alison duetta con l'affilatissima chitarra di Hince; It Ain't Water è un blues malinconico, in cui il tono si fa più intimista e sofferto grazie alla convincente interpretazione della cantante e alla chitarra di Alain Johannes, che dona al brano un tocco notturno e al contempo diabolico. A colpire, in questo single, è la cura maniacale con cui Mosshart cura il package e la distribuzione: l'artista ha concepito e realizzato sia l'intrigante artwork del 7”, con dipinti e collage realizzati da lei stessa, sia i due videoclip che hanno accompagnano l'uscita dei single su YouTube. Intimismo e meditazioni si accompagnano al fascino della velocità e delle “muscle car”, facendo da preambolo all'uscita del progetto “Car Ma”, avvenuta all'inizio del mese di agosto: nel suo primo libro, Alison Mosshart ha racchiuso l'essenza della propria arte e della sua vita “on the road” riunendo immagini delle sue opere d'arte (quadri, collage, istantanee...) oltre a testi brevi, racconti e poesie. Ad accompagnare il libro, l'album parlato “Sound Wheel”, in cui la cantante ci legge i testi contenuti nel libro: non una semplice “audioguida su 33 giri”, ma un'opera funzionale alla comprensione del testo e all'immedesimazione del lettore, in cui l'autrice recita con intensità questi brani creando una suggestiva atmosfera ora con l'ausilio di qualche strumento musicale, ora utilizzando campionamenti e distorsioni. Quella degli album parlati è una tradizione molto americana sempre più in disuso, forse poco nota ed apprezzabile dal pubblico europeo, ma in questo caso la scelta di Mosshart si rivela molto efficace poiché l'ascolto del disco si rivela un accompagnamento perfetto per la lettura dei vari testi e l'osservazione delle opere d'arte racchiuse nel libro. La fruizione simultanea dell'esperienza visiva e di ascolto dà vita ad un'atmosfera immersiva che ci catapulta direttamente in un mondo bizzarro, dove i colori vivaci si contrappongono al bianco e nero e i dipinti realizzati con le tecniche più disparate si fondono alle fotografie, dando vita a tante opere brillanti e suggestive che, proprio come le muscle car elaborate che costituiscono il letit-motiv dell'opera, nascono e acquistano originalità attraverso un'opera irripetibile di creazione, distruzione/smontaggio e riassemblaggio. C'è rumore di motori elaborati e copertoni che aggrediscono l'asfalto, odore di benzina e scarichi fumanti in questo carrozzone fra nostalgia, kitsch e l'esaltazione del mito della velocità non più in chiave futuristica ma allo scopo di non perdere la memoria di un mondo consumisticamente opulento e standardizzato, in cui l'elaborazione giusta si traduce in una rivendicazione di individualità. Il viaggio nel mondo dei motori ci mostra marchi storici come Dodge, Pontiac e Chevrolet che oggi lottano per la sopravvivenza in un mondo globalizzato in cui – giustamente – l'uomo sta lentamente ripensando ad una mobilità compatibile con le esigenze ecologiche per salvaguardare ciò che resta di un pianeta tanto maltrattato in nome del “progresso”. Il viaggio a tutta birra di Alison Mosshart sul mito delle quattro ruote è un excursus nostalgico dentro un mondo che lotta per conservare i propri miti con un'incrollabile quanto ingenua fede: la bellezza di questa narrazione consiste proprio nella fascinazione ancora infantile con cui Alison ammira questi mostri che si nutrono di benzina, dotati di un'aura così squisitamente ribelle e rock'n'roll che agli amanti dell'automobilismo sportivo ricorderà la filosofia delle corse americane - il mondo delle stock car, i circuiti ovali come esaltazione della più pura velocità - o la bellezza dannata delle auto tante volte immortalata sul grande schermo con film come “Christine La Macchina Infernale” o “Duel”, o ancora la vita dei miti eterni di James Dean e Steve McQueen. Un universo di personaggi unici che l'artista, con voce, penna e pennello contribuisce a mantenere in vita, ammaliandoci nel contempo con racconti di vita on the road che sembrano usciti dalla sceneggiatura di un film, ma che in realtà sono semplicemente spezzoni di una vita rock vissuta a tutto gas. “Rise”, “Car Ma” e “Sound Wheel” sono tre opere particolari e sui generis, profondamente legate fra sé da una complementarità narrativa davvero speciale. Con esse, Alison Mosshart conferma il proprio talento di cantante e artista visiva, concedendoci un'esperienza multisensoriale alla scoperta della mitologia dell'automobile sportiva made in USA e del suo stretto legame con il mondo del rock.

Fabio Rezzola

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