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18 Ottobre 2019 , ,

Tiny Moving Parts Breathe

2019 - Hopeless Records
[Uscita: 13/09/2019]

E' lecito rimanere stupiti se si considera che i Tiny Moving Parts suonano insieme da ormai undici anni e hanno all’attivo ben sette album. Non fanno un genere sconosciuto, ma ciò che li rende unici è riuscire ad essere sempre una ventata d’aria fresca e giovane.
Dopo un solo anno dal rilascio di “Swell”, la band pubblica “Breathe” per la Hopeless Records.
La traccia di apertura è The Midwest Sky, un grido diretto al volto dedicato al Midwest, alla potenza che i Tiny vogliono attribuirgli, ricordando da dove vengono. In questa canzone è concentrato tutto ciò che è questo gruppo: suonano math rock, emo e alle volte post hardcore. Cantano, urlano e se necessario si insinuano dentro all'ascoltatore, senza nemmeno nasconderlo.
Se "Breathe" avesse mantenuto interamente questa buona prepotenza per tutto il suo corso avremmo potuto riferirci ad esso come uno dei migliori album del genere usciti quest’anno. Tuttavia, già con Light Bulb, passando per Vertebrae e Bloody Nose si capisce che la band si è leggermente riparata nella comfort zone.
Tutto il disco si regge sulle capacità di Dylan Mattheisen alla chitarra, il suo tapping è il marchio di fabbrica dei Tiny Moving Parts ed è ciò che li contraddistingue.
Inoltre, la sua voce ha fatto un salto di qualità, sia nel cantato che nell’urlato. Sarà anche conseguenza della produzione, ma si ascolta una voce molto più pulita e precisa che non risulta assolutamente fuori contesto.
Ci troviamo quindi di fronte ad un album che lascia leggermente con l’amaro in bocca, consapevoli delle vere capacità di questo gruppo, che tuttavia rimane comunque lineare e brioso. Un album che conferma come questa band del Minnesota meriti di essere ascoltata, criticata e condivisa dagli amanti del genere che ricercano tecnica con tanto di semplicità e vigoria.

Voto: 7/10
Giulia Bui

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