Migliora leggibilitàStampa
19 Novembre 2019 ,

Keiji Haino, Merzbow, Balasz Pandi Become The Discovered, Not The Discoverer

2019 - RareNoise / Goodfellas
[Uscita: 27/09/2019]

La prima cosa che salta all’occhio… ehm… alle orecchie, è la torrenzialità inarrestabile della batteria. Il funambolico e incontenibile picchiatore di tamburi, l’ungherese Balazs Pandi, è una vecchia conoscenza per chi segue musiche oltranziste e d’avanguardia, nonché le pubblicazioni RareNoise, mentre dei due altri componenti di questo magmatico e formidabile trio, Merzbow (al secolo Masami Akita) alla chitarra elettrica ed electronics, e Keiji Haino, chitarra elettrica, basso ed electronics, nonostante le più che prestigiose e numerose collaborazioni, (ne citiamo solo alcune: Thurston Moore, John Zorn, Bill Laswell, Derek Bailey, Fred Frith, Peter Brotzmann, Jim O’Rourke, Mats Gustafsson) ne sappiamo un po’ meno se non che anch’essi gravitano intorno a pianeti noise, cacofonici e sperimentali. E se il drumming di Balazs Pandi, violento e irrefrenabile, deve qualcosa sia al grindcore che al death metal, anche se in questo caso in una forma assolutamente free e fuori da ogni schema, i due giapponesi nei quattro lunghissimi brani per complessivi settanta minuti di durata, si dividono il compito di cacofonizzare il tutto creando un muro massiccio e impenetrabile di rumore, feedback, sibili, strepiti, rasoiate taglienti e attentati sonori di rara pesantezza. Soltanto gli ultimi due brani I Want To Learn How To Feel Everything In Each Single Breath (part 1) e (part 2), dei quattro in scaletta concedono, almeno in parte, una pausa all’ascoltatore, rallentando il ritmo, pur rimanendo nel solco del noise più puro e del rumorismo più oltranzista. Registrato live in studio improvvisando totalmente e senza nessuna sovraincisione aggiunta in post-produzione l’album, ostico e granitico come la scultura raffigurata in copertina che ben lo rappresenta, è dedicato a un pubblico preparato e scevro da ogni condizionamento musicale, che, liberato dalle pastoie di un “suono normale” e abitudinario, abbia la predisposizione non comune a un ascolto “altro” fatto di rumore e di esperimenti sonori che soltanto un’apertura mentale a trecentosessanta gradi consente di apprezzare in tutta la sua debordante creatività. Come si suole dire: non per tutti e forse neanche per molti. Dal Giappone con furore.

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

Video

Inizio pagina