Migliora leggibilitàStampa
4 Gennaio 2022 , ,

Red Kite Apophenian Bliss

2021 - RareNoise Records / Goodfellas
[Uscita: 19/11/2021]

Il jazz-rock propriamente detto non sempre ha mantenuto fede all’aristocratico assunto proveniente dai padri nobili che l’hanno creato, proponendo, a volte, situazioni ibride e non sempre convincenti svilendo l’assunto di partenza. Non è però certo il caso dei Red Kite, magnifico quartetto norvegese del quale ci siamo già occupati su queste pagine in occasione del loro omonimo debutto discografico nel 2019, che con questo nuovo album, "Apophenian Bliss", danno ancora una volta dignità e nobiltà al genere. Suonano spesso all’unisono i due solisti Even Helte Hermansen a una fiammeggiante e travolgente chitarra elettrica e Bernt André Moen al piano elettrico (esclusivamente il Fender Rhodes dal caratteristico e inconfondibile suono “liquido”), coadiuvati dai due strepitosi ritmi Trond Frønes al basso elettrico e al pirotecnico e instancabile Torstein Lofthus a una rutilante e fantasmagorica batteria. Suonano spesso all’unisono soprattutto nei temi prettamente jazz per poi dilagare nei rispettivi assoli in cascate di note iridescenti e incandescenti e se solo due sono le stupende tracce lente e meditative (Apophenia e Sleep Tight) oltremodo suggestive nello splendore sonoro della prima e nell’elegiaco e narcolettico procedere della seconda, il nucleo centrale è composto da una manciata di brani aggressivi e ficcanti dove convivono amabilmente l’asprezza pungente e impetuosa della chitarra elettrica e la liquidità iridescente di un Rhodes a volte persino marimbato. E se la profonda e cupa ma altrettanto schizzata This Immortal Coil sembra uscita dal songbook della migliore Mahavishnu Orchestra, ecco che la strepitosa Morrasol (unica cover dell’album: Gisle Johansen, dove i restanti sono tutti di Hermansen) si sposta da territori prettamente rock a pianure abitate dal free jazz per poi avventurarsi nelle scoscese asperità di un math rock spigoloso e accentato prodotto da una chitarra wha-wha assolutamente squarciante e acida. Ancora Red Kite Flight nel suo incedere da inno psichedelico mette in mostra un drumming parossistico e Astrology che apre questo splendido disco fiammeggia di schitarrate incandescenti tra il John McLaughlin più geometrico e il Tommy Bolin alla corte del Billy Cobham del primo album. Continuando il gioco delle citazioni ed essendoci anche il protagonismo trascinante della batteria di Lofthus non possono non venire in mente quelle band jazz-rock in cui questo strumento è protagonista quali il già citato “Spectrum” di Cobham, i Brand X di Phil Collins, i Gong di Pierre Moerlen e, perché no, i “nostri” Arti & Mestieri guidati dal funambolico Furio Chirico. “Apophenia Bliss” è un album bello e trascinante, a tratti entusiasmante e travolgente che non concede nulla a certa ovvietà del jazz-rock più di maniera addentrandosi invece in territori art-rock, psico-jazz e progressive nel senso più ampio e nobile del termine.

Voto: 9/10
Maurizio Pupi Bracali

Audio

Video

Inizio pagina