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11 Agosto 2021 ,

James All The Colours Of You

2021 - Virgin Music Uk
[Uscita: 04/06/2021]

Attivi dal lontano 1982 e con alle spalle ben 19 album i James, originari di Manchester, sono una band che per esperienza e longevità potrebbero essere considerati fra i veterani della scena alternative britannica, ma che in realtà in questa lunga carriera sembrano aver solo sfiorato nella prima metà degli anni '90 i più importanti traguardi in termini di popolarità e qualità di brani. Intendiamoci, il gruppo capitanato dal bravo Tim Booth ha dimostrato nel corso di questa lunga carriera di saperci fare quanto a scrittura e senso della melodia tuttavia, nonostante gli sforzi e l'ostinazione, ai James non è mai riuscito il classico “boom” in classifica o sulle frequenze radiofoniche, tant'è che fra il 2001 e il 2007 i membri della band decisero di dividersi per impegnarsi su differenti progetti. Eppure l'act britannico è tornato in studio inaugurando una nuova fase della propria carriera che dura da quasi tre lustri, mostrando come i nostri vantassero nonostante tutto un buon numero di aficionados, arrivando a pubblicare proprio in questo periodo ben sette dei loro dischi. Al meritato affetto del pubblico, i James rispondono ancora una volta con una manciata di valide canzoni all'insegna di un rock alternativo infarcito di melodie pop assai easy, ma impreziosite da quel valore aggiunto che è la bella voce di Tim Booth, caratterizzata da quella giusta combinazione di grinta e dolcezza che consente alla band di trovare una certa personalità a dispetto di un sound che, bisogna dirlo, guarda chiaramente agli anni '90 senza in alcun modo riattualizzare quel tipo di BritPop. Abbiamo così un paio di brani sopra la media e dal discreto potenziale radiofonico – la title track  All The Colours Of You e l'evasiva Beautiful Beaches - che spiccano in un lato “A” a dire il vero assai piacevole, mentre la seconda parte del disco si perde fra canzoni scialbe ed un utilizzo dell'elettronica poco riuscito. “All the Colours of You” è un lavoro che ottiene certamente la sufficienza ma in cui i James ancora una volta non sembrano riuscire a concretizzare al meglio le proprie idee, restando nei limiti di quella che da anni è indiscutibilmente una band di culto che avrebbe avuto tutti i mezzi per fare di più, ma che per attitudine, spontaneità ed una certa coerenza non possiamo che ascoltare con simpatia.

Voto: 6.5/10
Fabio Rezzola

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