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16 Luglio 2014 , ,

Origami Arktika ABSOLUT GEHÖR

2014 - Silber Records/Killer Records
[Uscita: 15/06/2014]

Origami_Arktika-Absolut_Gehor-cover

                                                # Consigliato da Distorsioni

L’ensemble norvegese Origami Arktika, parte del collettivo Origami Republik attivo da quasi vent’anni, è guidato dal cantante Rune Flaten, voce calda e profonda proprio come quella che ci si aspetterebbe da un erede dei navigatori vichinghi che durante le loro lunghe traversate cantavano il ricordo e la nostalgia per le terre appena abbandonate. Ad accompagnarlo altri sette musicisti impegnati in diversi strumenti, compresi aggeggi elettronici atti a creare i più vari rumori. Se i drones sono la prima cosa che salta all’orecchio, subito dopo ci si meraviglia di come da un piccolo, apparente caos sonoro fatto, oltre che dai drones, da piccoli rumori, percussioni ispirate a riti tribali, accordi spesso appena accennati, nasca una melodia così avvolgente e ipnotica, evocativa e magica. Ci si sente trasportati lungo lande deserte fra ghiacci e foreste, laghi e fiordi, in una natura selvaggia e incontaminata che induce introspezione e meditazione. Come nei finlandesi Paavoharju, la band a cui ci sentiamo di accostarli maggiormente, domina un’aura fortemente misticheggiante che sa di spirito panico e sciamanesimo. Sette le canzoni contenute in questo disco, in parte registrato addirittura nel 2010 negli studi berlinesi degli Einsturzende Neubaten.

 

origami-banner-leftSolo la prima, Ro Og Hamie, è una composizione originale ed è l’unica interamente strumentale, dominata da un drone di organo e da percussioni e rumori affini alla musica concreta e al jazz sperimentale, le altre sono composizioni tradizionali del folk norvegese, riproposte con arrangiamenti che ne attualizzano il sound fra drone music, psichedelia, elettronica minimale, folk acustico, jazz. Briggya Te Ol sottolinea con gli archi e le percussioni il senso di smarrimento e timore di una coppia che deve lasciare la propria terra per vivere il suo amore, si rifà alle antiche saghe nordiche Hàttalykill, in cui il canto intenso e drammatico che sembra provenire da lande lontane è accompagnato da piccoleOrigami+Arktika+6 percussioni e il suono di un violino simile al ronzio di zanzara. Bellissima e commovente Folkestadvisa in cui le note profonde e lontane dell’organo accompagnano un dolente canto per un amore perduto. La musica si fa sempre più sommessa in Tora Liti per narrare la storia della giovane e bella Tora, promessa sposa di un principe inglese a cui un angelo sotto forma di colomba annuncia che i suoi giorni su questa terra volgono al termine, il suono plumbeo dei tamburi accompagna il rito d’addio. Det Syng For Storegut, un canto d’amore di una fanciulla del popolo che vive oltre le porte Origami+Arktika+9della montagna per il giovane Storegut, qui un basso funkeggiante scandisce un arrangiamento molto ritmato in cui sonorità jazz ed elettronica vintage creano atmosfere sognanti e spaziali non lontane dai Sigur Ros. Davvero una splendida sorpresa da quello che qualcuno ha definito uno dei tesori meglio nascosti della Norvegia.

Voto: 8/10
Ignazio Gulotta

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