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25 Febbraio 2018 , ,

Νomos 751 ΝΟΜΟS 751

2018 - Slovenly Recordings
[Uscita: 23/02/2018]

Grecia   #consigliatodadistorsioni     

 

NOMOS 751 -Nomos 751- LP - CoverContinua il lavoro scrupoloso di Slovenly Recordings che si impegna a dissotterrare gemme preziose provenienti dai bassifondi dei paesi più disparati. Se a dicembre 2017 era stata la volta dell’hardcore marcio dei Gūtara Kyō dal Giappone, ora tocca a "NOMOS 751" (nome band e disco) da Salonicco. A vedere la luce per l’etichetta americana è proprio l’esordio di questo progetto solista, dietro cui si nasconde il volto di George Fotopoulos, già nel combo KOMODINA 3. La formazione era già presente nel roster di casa Slovenly con un primo album autotitolato di garage-blues deragliato e psicotico punk-rock.  Il ritorno di Fotopoulos nelle vesti di NOMOS 751 prende il via da territorio garage-punk per addentrarsi in un mood metà elettronico e metà elettrico: una sorta di space-punk acido e compulsivo che deve molto ai paladini dei tre accordi quanto ai fantasmi di musiche più intellettuali (kraut-rock e space-rock). Le 17 tracce tuttavia non superano mai i 2:40 minuti, permettendo all’esordio di NOMOS 751 di non annoiare l’ascoltatore e di proporre un ventaglio musicale piuttosto 

a0889436034_16vario: dal punk-rock filtrato attraverso circuiti robotici (Paramitikos, O Batsos Tou Mina, Glitterpanks, Sanja) , al garage rock post-apocalittico (Kinitiki Energia, Zun Anamesa Mas, Katerina,Pistevo) fino ad una sorta di disco-punk music contratta da synth e modulatori (Apovlakosi, Sti Briza, Horohronos Tsepis, De M’Endiaferi, Ola Ginane Skatá). Fotopoulos riesce a incastrare anche due basici punk-blues all’uranio (Skalomata, I Teleftea Forá) che si qualificano come pezzi migliori per forza abrasiva e demenziale.  Al netto della quantità di canzoni, dall’ascolto dell’esordio di NOMOS 751 (con titoli e testi rigorosamente in greco) si esce alleggeriti e divertiti.  Due le istanze nella musica di Fotopoulos: un impulso a portare il garage-punk in territori inediti e il rassicurante istinto cazzaro che lo porta a prendersi poco sul serio.  

 

Voto: 7,5/10
Ruben Gavilli

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