Migliora leggibilitàStampa
14 Febbraio 2013

VV.AA. APRES MAI – BANDE ORIGINALE DU FILM

2012 - Columbia
[Uscita: 12/11/2012]

Après mai - Bande originale du film, Columbia, Ricostruire un’epoca attraverso la sua musica è un’operazione rischiosa, specie nel cinema. Il pericolo è innanzitutto quello d’essere banali, di creare un greatest hits nostalgico-emozionale che più che aiutare il film a rendere al meglio l’atmosfera di un periodo lo fa scivolare verso un già sentito che non è per niente d’aiuto, e anzi rischia di prendere il sopravvento sulla pellicola. Olivier Assayas è uno di quei registi che ha trovato un’efficacissima forma per evitare tutto questo, sviluppando la rara capacità di utilizzare la musica come elemento narrativo per caratterizzare al meglio ambienti e personaggi, siano essi storici (la splendida colonna sonora di "Carlos") o contemporanei (la prolifica collaborazione con i Sonic Youth). Quest’uso narrativo della musica (rock), che sgancia la canzone dal suo ruolo di semplice accompagnamento sonoro alle immagini e la proietta invece all’interno del film come elemento strutturante della sceneggiatura (torna alla mente "Blow Up" di Antonioni) caratterizza tutta la sua attività registica e trova una conferma nello score del suo ultimo film, "Qualcosa nell’aria (Après mai)". Raccontare attraverso la musica i primi anni Settanta è poi doppiamente difficile, e il rischio che si corre è quello di pescare sempre tra i soliti noti, di banalizzare il tutto trasportandolo sul versante nostalgico del ricordo dei bei tempi andati.

 

La colonna sonora di Qualcosa nell’aria tenta innanzitutto di evitare questa nostalgia, di superare il greatest hits. Basta scorrere la scaletta delle canzoni per rendersene conto. Si evita il rock nazional-popolare (anche di altissimo livello), prediligendo invece una serie di musicisti che riescono a rappresentare al meglio quello spirito del tempo, contraddittorio e non unitario, che il film si prefigge di raccontare. Il film recupera infatti canzoni che danno una visione assolutamente obliqua della musica di quegli anni: si passa dalla scuola di Canterbury (Kevin Ayers) a Nick Drake, dal cosmic rock dei Tangerine Dream a Captain Beefheart, da Booker T & The Mg’s fino ad arrivare ad uno straordinario utilizzo del folk  inglese “progressivo” e sperimentale di quegli anni, con i Dr. Strangely Strange, Robin Williamson, l’Incredible String Band e soprattutto con gli immensi Amazing Blondel, la cui Celestial Light (estratto da "Fantasia Lindum") accompagna uno dei momenti più intensi del film e anzi collabora a rendere tale sequenza così pregnante. APRES MAI – BANDE ORIGINALE DU FILMNel film trovano inoltre spazio due musicisti che in due camei danno vita ad altrettante performance “live”:  il giovane folksinger Johnny Flynn, che coverizza la Ballad of William Worthy di Phil Ochs, e Jean Marc Montera, il “John Lee Hooker del noise” che per l’occasione mette su il gruppo After me, dando vita ad una jam session crauto-lisergica che ricorda i Can più psichedelici (e qui torna ancora il ricordo di Blow Up e della performance degli Yardbirds).

 

Una scelta musicale, quindi, che va al di là del marketing della “retromania” molto in voga di questi tempi (nel cinema e non solo), e supera qualsiasi retorica del vintage che un’operazione del genere potrebbe innescare, dimostrando come la scelta delle musiche sia davvero una scelta “di sceneggiatura” e non di puro commento scisso dalle immagini, o ancor peggio di compromesso. Molti registi dovrebbero imparare da Assayas come si mette insieme una colonna sonora “d’epoca” che eviti accuratamente, e in un sol colpo, la banalità delle scelte e le strizzate d’occhio allo spettatore/ascoltatore in cerca di facili emozioni nostalgiche.

Voto: 8/10
Luca Verrelli

Video

Inizio pagina