Arthur Lee & Love: Coming Through To You - The Live Recordings (1970-2004) Ristampe, Antologie, Box
Uscita: 17 Novembre 2015 (4 CD Box Set)
Un cofanetto di 4 cd dal vivo dei Love. I fans del gruppo californiano guidato da Arthur Lee hanno aspettato per decenni un'uscita del genere. Il materiale live della band è infatti sempre scarseggiato e comunque non sono mai riemerse, fino a oggi, registrazioni ufficiali di quello che viene unanimemente considerato il periodo suo d'oro: quello dagli esordi fino a "Forever Changes" compreso. Anche questo "Coming Through To You - The Live Recordings (1970-2004)" della Rockbeat Records non riesce però a colmare la lacuna. I nastri con i quali è stato assemblato questo box scavano infatti a ritroso solo fino al 1970. Niente ci è dato di ascoltare dei Love precedenti. E' assai probabile che qualcuno, pur con mezzi di fortuna abbia registrato dal vivo i primi Love, e probabilmente anche a causa dell'intransigenza con la quale Arthur Lee, al tempo, combatteva la pratica dei bootleg ad oggi l'esistenza di questi nastri continua a rimanere avvolta da un alone di leggenda. Al contrario, è stato ampiamente documentato il breve periodo compreso tra la scarcerazione del musicista sino alla sua prematura scomparsa. Nelle quasi cinque ore del box (per un totale di 61 tracce) è contenuta musica di indubbio valore, con vette anche ottime, ma si tratta indubbiamente di un'uscita rivolta ai completisti della band. I primi 3 cd riportano il materiale recuperato in ordine strettamente cronologico, mentre il quarto ripercorre l'intera storia concertistica della band secondo "il punto di vista dei fans" ("A fans view", recita il sottotitolo), ossia raccogliendo estratti di bootleg dalla più varia provenienza, spesso registrati dall'audience, di qualità che è facile immaginare.
Il primo CD
Nel primo dei quattro cd vengono quindi documentati alcuni i concerti del tour (anche) europeo del 1970. La formazione è quella a quattro che suona su "Out Here". Il sound è quindi molto più hard rispetto a quello classico dei Love, con il chitarrista Gary Rowles sugli scudi. Parte di queste registrazioni erano state inserite nel cd semi-antologico e ormai fuori catalogo, "Studio/Live" (1982, a lungo l'unica uscita ufficiale con materiale dal vivo del gruppo), nonché nel triplo box set "Blue Thumb Recordings", anch'esso di scarsa reperibilità e in cui, a fianco di "Out Here" e "False Start", ossia i due album usciti per quell'etichetta, univa l'inedito "Live In England", tratto da tre concerti del 1970. In concerto viene privilegiato il repertorio più recente, pur senza tralasciare alcuni recuperi dai primi album, anche se le versioni qui presenti (Bummer In The Summer, Always Seen Your Face) sono completamente riarrangiate e benché siano comunque valide, perdono molto del fascino delle tracce originali. Va detto anche che le performance vocali di Arthur Lee non sono sempre impeccabili e chi ha avuto modo di ascoltarlo dal vivo, anche in occasione degli ultimi concerti, lo sa bene. Alcune tracce provengono anche da un concerto registrato dalla TV danese (e quindi di buona resa sonora), da tempo disponibile, per esteso, su youtube. Nei primi anni '70 Arthur Lee fa e disfà più volte la formazione dei Love e si perde in alcuni progetti inconcludenti, tanto che a metà del decennio cominciano a perdersene progressivamente le tracce.
Il secondo CD
Il secondo cd compie quindi un balzo in avanti di circa vent'anni, partendo addirittura dal 1992. La parte più interessante è rappresentata dalla prima parte abbondante del dischetto, con svariate registrazioni acustiche, che vedono Arthur Lee da solo e in alcuni pezzi coaudiuvato da Nick Salomon/Bevis Frond alla seconda chitarra. Si tratta prevalentemente di sessions radiofoniche, con il leader in ottima forma, a dispetto del livello, invero modesto e confuso, dell'uscita discografica del periodo ("Arthur Lee and Love", pubblicato in quell'anno dalla New Rose). Anche se gran parte di questi nastri proviene dalla BBC, le registrazioni sono tutt'altro che perfette. Accanto a blues come I'm Your Hoochie Coochie Man e alla classica Hey Joe, spicca Five String Serenade, che in studio è sommersa da un terribile tappeto di synth. Stavolta c'è ampio spazio anche per canzoni provenienti dal classico "Forever Changes". Nella parte finale del secondo disco emerge quella che sarà la formazione finale dei Love: Arthur Lee, a metà anni '90 incontra infatti i neo-psichedelici losangelini Baby Lemonade e ribattezzandoli con l'antica sigla inizia a suonare in maniera intensiva. La carriera del musicista americano subisce un ulteriore forzato stop, con l'arresto a causa di una mai del tutto chiarita vicenda legata all'uso di un'arma da fuoco.
Il terzo CD
Il terzo dischetto riprende quindi il viaggio musicale di Arthur Lee con le numerose registrazioni risalenti agli anni immediatamente successivi alla sua scarcerazione, avvenuta nel 2002. Già nelle settimane successive il nostro riunisce accanto a sè i Baby Lemonade e con un repertorio che fa finalmente pace con il proprio passato si imbarca in un lungo tour in giro per il mondo, suonando sia in locali di media capienza, sia in grandi festival. La nuova formazione mostra di saper replicare al meglio, aggiornandolo, il sound di Forever Changes (che in qualche occasione, con l'ausilio di un quartetto d'archi, viene riproposto anche per intero), dando modo, per la prima volta in maniera così capillare, a nuove generazioni di fans di ascoltare il proprio beniamino dal vivo. Non avendo che l'imbarazzo della scelta e data la tecnologia del tempo, le registrazioni proposte sono in questo caso tutte di ottimo livello. Scorrono quindi con piacere le varie Alone Again Or, A House Is Not A Motel e 7 and 7 Is. Questo terzo CD finisce per somigliare, quanto meno per la scaletta, a "The Forever Changes Concerts" (CD+DVD, 2003). Gli ultimi frenetici mesi di attività concertistica di Arthur Lee si concludono purtroppo agli inizi del 2005, con il musicista che a causa di un male incurabile è costretto a ritirarsi, per venire a mancare l'anno successivo.
Il quarto CD
Il quarto e ultimo CD ripercorre l'intera storia, colmando magari pochi vuoti, ma con un occhio di riguardo per alcuni brani che, dal vivo, sono stati meno eseguiti di altri. Sono presenti alcune tracce del '78, con l'occasionale presenza -invero non trascendentale- del vecchio sodale chitarrista Bryan MacLean, già riemerse su un live non ufficiale di qualche anno fa. Nella cover di Smokestack Lightning (Howlin' Wolf), risalente agli ultimi mesi di attività di Arthur Lee, sul palco compaiono eccezionalmente sia Johnny Echols, chitarrista letteralmente cacciato dal leader, insieme agli altri membri del gruppo, dopo il tour di "Forever Changes", sia addirittura Don Conka, batterista della prima ora. Da sottolineare che ancora oggi Echols porta in giro la musica del vecchio gruppo, insieme agli stessi Baby Lemonade, sotto la sigla Love Revisited.
Al di là di un sound che non è sempre di altissimo livello (le fonti di origine, evidentemente, sono quello che sono) e di una selezione che è ben lontana dall'illustrare in maniera esaustiva tutte le fasi della tortuosa carriera di questo musicista, il cofanetto mostra comunque di essere assemblato con indubbia passione; è coinvolta anche la vedova di Arthur Lee, Diane, e merita senza dubbio l'ascolto. L'artwork è oltretutto molto curato, con grafica affidata a William Stout (dal tocco che può ricordare Robert Crumb, mentre è invece responsabile responsabile di alcune copertine, tra gli altri, di Ramones, Beach Boys e Who) e note del libretto scritte da Mike Randle dei Baby Lemonade, con altresì un prezioso ricordo di Robbie Kieger dei Doors, rivali/amici di un tempo.
Ascolta Coming Through To You - The Live Recordings (1970-2004)
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