Migliora leggibilitàStampa
21 Luglio 2014 , , ,

Ristampe: Soft Machine LIVE IN 1970

23 Giugno 2014 - Voiceprint - Box Set 4 CD

04.soft machine live 1970Questo box set di quattro cd dei Soft Machine è davvero una meraviglia. La Voiceprint ci ripropone la leggendaria formazione canterburiana al suo apice creativo, il 1970. Con una line up formata da Mike Ratledge alle tastiere, Hugh Hopper al basso, Elton Dean al sax e lo straordinario Robert Wyatt alla batteria e voce solista i quattro avevano pochi uguali sulla scena underground dei primi settanta. Il disco in questione documenta due strabordanti esibizioni, la prima al celebre Ronnie Scott's Jazz Club di Londra e l'altra a Het Turfschip, Breda, Olanda. In quest'ultima occasione figura in formazione anche Lyn Dobson ai fiati. Esistono diversi dischi postumi dei Soft Machine intitolati Live 1970 e quindi il rischio di generare confusione è alto. 

 

Per fortuna ci viene in soccorso lo (scarno) libretto del cd dove il bassista Hugh Hopper chiarisce che i cd 1 e 2 facevano parte di un disco precedentemente edito nel 2004 dalla stessa Voiceprint col titolo "Somewhere in Soho". Ed è nella settimana dal 20 al 25 aprile 1970 che i Soft Machine si esibirono per sei notti consecutive al famoso jazz club. Per loro non era una novità visto che avevano aperto i concerti del grande Thelonius Monk. Mikesoft-machine Ratledge sottolinea "la difficoltà di suonare solo 45 minuti per set", un tempo davvero limitato per le improvvisazioni strumentali del gruppo. Le due performance proposte sono di livello assoluto, con dentro le quattro incredibili composizioni che formeranno la pietra miliare "Third" uscito quello stesso anno. Da notare che mentre Facelift sfiora i 20 minuti le altre tre tracce, Slighty all the time, Out-bloody-rageous e la bellissima Moon in June di Wyatt sono come minutaggio molto al di sotto delle versioni poi registrate nel doppio album della CBS. 

 

Il terzo e quarto dischetto invece propongono un intero concerto in terra d'Olanda, a Breda, il 31 Gennaio 1970. In origine si chiamava "Breda Reactor" (Voiceprint 2005). Qui il gruppo dà vita ad una nuova vitalissima esibizione, 1 ora e mezzo in assoluta libertà creativa. Di grande interesse il primo cd che presenta sei pezzi inediti sui dischi in studio 04.Soft Machine liveufficiali, tra cui la lunga Eamonn Andrews, la bella Mousetrap di Hopper e la tiratissima Hibou anemone & bear nel classico stile canterburiano con i fiati in grande evidenza. Ma il quarto e ultimo disco non è da meno con una breve Moon in June ed ancora tanta improvvisazione. Momenti indimenticabili, strumentisti di livello stellare. La registrazione è di qualità inferiore a quella di Londra, Hugh Hopper dice: "Het Turfschip era una grande sala vuota con una acustica terribile, gli spettatori stavano in sedie di legno che facevano un rumore tremendo, incredibile che la registrazione sia venuta sorprendentemente buona". "Live in 1970" è un box set da recuperare assolutamente in virtù anche di un prezzo molto invitante, imperdibile se non possedete già gli altri due cd sopra menzionati.

 

Ricardo Martillos

Video

Inizio pagina